Processore Snapdragon 801, 3 GB di RAM e display 1080p da 5.5 pollici sono caratteristiche da top di gamma, per i quali il mercato ci ha abituati a prezzi superiori ai 600 €. Ma OnePlus One offre i medesimi componenti, ed un complemento di caratteristiche addizionali dello stesso livello qualitativo, a 300 €. Questa è la "review" del prodotto basata sulla mia esperienza di alcune settimane d'uso quotidiano.

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Saltiamo alle conclusioni

OnePlus One è un telefono eccezionale sotto ogni punto di vista. Offre le medesime caratteristiche hardware dei modelli di fascia alta, come Samsung Galaxy S5, HTC One (M8) o Motorola Moto X 2nd gen ad un prezzo di oltre 100 € più basso pur se confrontato con le migliori "promo" rintracciabili in rete.

Lato-software troviamo la stessa, apprezzatissima concretezza: nessuna "skin" a rallentare e duplicare inutilmente funzionalità già presenti nel sistema operativo. Al contrario, CyanogenMod (la compilazione di Android a bordo di OnePlus One) introduce  una marea di opzioni aggiuntive e comode scorciatoie che, nel caso peggiore, resteranno inutilizzate senza mai risultare indesiderate.

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La mia raccomandazione per il grande pubblico rimane di valutare prima Motorola Moto G, più economico ma comunque altamente soddisfacente. Ma per gli smanettoni particolarmente esigenti che desiderino uno schermo più grande e/o con una risoluzione più elevata, un processore più performante o connettività LTE, OnePlus One è la scelta migliore sul mercato di fascia alta, anche se confrontato ai grandi nomi.

Il principale punto d'ombra è nell'area commerciale: il device è acquistabile solo via Internet da una startup cinese senza alcuna presenza in Italia. Si compra solo "a scatola chiusa", senza alcuna serenità per quanto riguarda l'affidabilità in caso di interventi in garanzia.

Panoramica

OnePlus One è un nome noto agli appassionati di tecnologia, ma sconosciuto al grande pubblico. Il motivo è presto detto: la startup cinese (sebbene si vocifera che sia una controllata del colosso Oppo Electronics) che lo realizza è al debutto sul mercato proprio con questo modello, e sta cercando di imporsi abbinando caratteristiche tecniche da top di gamma ad un prezzo estremamente modesto. Questo comporta che i margini di guadagno sulle singole vendite siano risicati e non lascino spazio a martellanti azioni pubblicitarie su larga scala.

Sebbene il marchio sia semisconosciuto, quello che c'è dentro è tutt'altra storia: OnePlus One è motorizzato dalla stessa CPU di Moto X, Galaxy S5 e One (M8): Qualcomm Snapdragon 801, quad-core a 2.5 GHz. Ad affiancarla troviamo però ben 3 GB di RAM. Lo storage è da 16 GB (scocca bianca, quello che ho acquistato io) oppure 64 GB (nero), ma manca lo slot per l'espansione via schedina micro SD.

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Le dimensioni sono notevoli: 152.9 x 75.9 x 8.9 mm per un peso di 162 grammi. Sul lato superiore troviamo il jack da 3,5 mm per le cuffie (non fornite in dotazione)

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Sulla destra c'è il pulsante di spegnimento e accensione, ma vi troverete ad usarlo molto poco: basta infatti un doppio tap sullo schermo per risvegliarlo e, dopo qualche giorno d'utilizzo, si capisce che è talmente comodo che si finisce per picchiettare senza successo anche altri apparecchi non dotati della funzione

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Sul fondo, la griglia degli altoparlanti è separata dal connettore micro-USB  (cavetto piatto presente nella scatola)

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Sul lato sinistro è presente il volume il carrellino per la micro-SIM (lo strumento metallico per estrarlo è in dotazione).

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Sul retro, in una plastica gradevole al tatto, si trova la fotocamera principale da 13 Megapixel e il doppio flash LED, oltre ad una serie di orrende informazioni testuali non removibili

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Frontalmente, una dignitosa cam da 5 Megapixel affianca il led di notifica multicolore e la capsula audio,

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In basso ci sono i pulsanti capacitivi, illuminati pochissimo e appena visibili. Sono, nell'ordine: Menu, Home, Indietro. Chi non fosse soddisfatto è libero di avventurarsi nelle impostazioni e modificarne il comportamento (trasformando Menu in un ben più utile Selettore app recenti, ad esempio). Sempre dallo stesso pannello, è anche possibile disattivare completamente questi comandi e attivare i pulsanti virtuali on-screen

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Maneggevolezza

OnePlus One è un telefono di grandi dimensioni, anche in uno scenario come quello odierno, in cui i produttori stanno puntando tutto su schermi sempre più abbondanti.

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In verità è meno scomodo da maneggiare di quanto ci si potrebbe aspettare, perlomeno fino a quando ci si rassegna a non tentare di usarlo senza limitazioni con una mano sola: con mani di dimensioni regolari, come le mie, è semplicemente impossibile raggiungere ogni angolo sensibile al tocco con il pollice

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Nelle mani più piccole di mia moglie la grandezza dell'apparecchio è ancora più marcata

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Questo non inficia sulla riproduzione di filmati e la navigazione generale su web, anche grazie al buon bilanciamento dei pesi. A lungo andare, però, i 162 grammi si fanno sentire, soprattutto interagendo da distesi.

Schermo

 Lo schermo da 5.5" di diagonale è full HD 1080p, ovvero 1920×1080 pixel. Questo si traduce in una risoluzione di 401 PPI, più che sufficiente per leggere con chiarezza anche i caratteri più piccoli. In altre parole: pur avvicinando il display a pochi centimetri dagli occhi (ovvero ben più vicino della distanza tipica d'impiego) è impossibile distinguere i singoli pixel.

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La tecnologia LCD IPS garantisce una buona riproduzione di colori, mentre il rivestimento Corning Gorilla Glass 3 promette una eccezionale resistenza a graffi e colpi accidentali.

Prestazioni e gaming

Il processore Snapdragon 801 non è l'ultimissima iterazione disponibile (è già disponibile l'805 a bordo di Nexus 6 e Galaxy Note 4, e sono già stati annunciati anche 808 e 810), ma è stato al vertice delle classifiche Android per tutto il 2014. Anche grazie ai 3 GB di RAM a disposizione, non ho mai notato rallentamenti nell'uso di OnePlus One, nemmeno eseguendo varie operazioni in parallelo (sincrononizzazione dati + riproduzione di musica + navigazione su web).

È indubbiamente un telefono adatto anche ai videogiocatori (una delle attività computazionalmente più impegnative): titoli come Dead Trigger 2 e Batman: Arkham Origins girano sempre in modo fluido, persino quando OnePlus One è chiamato a riprodurli su schermo esterno via Miracast

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Audio e video

Riprodurre filmati sul grande schermo di OnePlus One è un vero piacere, indipendentemente che si tratti di una clip da YouTube o di una produzione hollywoodiana più articolata. L'esperienza è arricchita dai buoni altoparlanti: il posizionamento sul fondo non è efficace tanto quanto l'approccio frontale visto su HTC One, ma si tratta comunque di un miglioramento notevole rispetto al piazzamento posteriore del passato. Intendiamoci: i toni bassi rimangono ben poco profondi, e siamo sempre più vicini ad un notebook che non ad un impianto audio dedicato, ma un piccolo miglioramento rispetto alle generazioni passate si nota.

Funziona alla perfezione anche come sorgente Miracast (v. "La Grande Guida a Miracast"), quindi si può sempre passare rapidamente sullo schermo del salotto in pochi tap.

Fotocamera

La fotocamera principale, Sony Exmor IMX 214 da 13 megapixel e f/2.0, è buona ma non eccezionale. Come la maggior parte degli smartphone di nuova generazione, OnePlus One cattura scatti molto convincenti all'esterno e in condizioni di illuminazione abbondante, ma in ambienti chiusi non convince completamente e risulta persino un pelino sotto rispetto a Galaxy S5 o iPhone 6.

A prescindere dalle condizioni di luce, la saturazione dei colori è piuttosto scarsa: come evidente nelle foto sottostanti, il risultato è che le catture hanno un aspetto slavato e, quindi, sempre un po' malinconico (il cielo era effettivamente coperto, ma ho rintracciato lo stesso comportamento anche sotto il sole)

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Registra filmati non solo agli ormai standard 1080p (full HD), ma persino a 4k. Le due modalità supportate sono la "classica" 4k UHD (3840×2160, 30 FPS) e quella "cinema", 4k DCI (4096×2160, 24 FPS). Gli aspiranti registi possono poi contare sulla ripresa a rallentatore: 120 FPS, anche se solo a 720p.

Notevole, per la media, la cam frontale da 5 megapixel: più che sufficiente per fare videochiamate, consente anche di prendere qualche selfie ben centrato e senza bisogno di sparare alla cieca.

Autonomia

La batteria da 3.100 mAh (non sostituibile) guida pressoché tutte le classifiche di durata. Nella mia esperienza, il telefono è sempre arrivato alla mezzanotte nonostante un uso intenso (telefonate, messaggi, tanto web in Wi-Fi e qualche foto).

Connettività

OnePlus One offre l'arsenale completo di radio che ci si aspetta da un terminale moderno, fra le quali spiccano la connettività LTE ("4G"), la più recente specifica di Wi-Fi (802.11ac) e NFC con supporto ai pagamenti tramite Google Wallet.

Fonia

La sezione telefonica di OnePlus One è nella media. Non perde l'aggancio alle celle né più né meno di altri modelli di oggi o di ieri, né si dimostra più o meno efficace nell'agganciare la rete in situazioni difficili.

Allo stesso modo, la nostra voce raggiunge l'interlocutore senza distorsioni... ma nemmeno in modo molto più brillante rispetto agli apparecchi della passata generazione. Decisamente meno bene, invece, per la ricezione dell'audio capsula: non percepiamo disturbi o gracchiamenti, ma l'intensità rimane sempre bassa, anche alzando il volume al massimo. È ancora utilizzabile in ambienti chiassosi, ma avrei apprezzato molto qualche decibel in più.

CyanogenMod

Il sistema operativo di bordo è CyanogenMod 11S, una compilazione di Android 4.4.2 (con il quale è compatibile al 100%) che si limita ad inserire funzionalità e settaggi addizionali in abbondanza senza stravolgere l'aspetto o il "feel" generale. Un update già disponibile ha portato il sistema operativo alla build basata su Android 4.4.4, mentre Android 5.0 ("Lollipop") è stato promesso ufficialmente e dovrebbe arrivare entro gennaio 2015

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Al contrario di quanto visto con Touchwiz (Samsung) o Sense (HTC), l'esperienza d'uso è pressoché identica a quella "stock" di Android. Il peggio che può succedere è la sostituzione completa del set di icone e del tema con uno di quelli realizzati dalla community di CyanogenMod, ma basta un click per ripristinare tutto.

Come si vede dagli screenshot precedenti, ci sono pochissime applicazioni aggiuntive oltre al pacchetto standard di Google (Gmail, Maps, Drive eccetera). Niente "doppioni" o altre spaginate di software non graditi e non disinstallabili, quindi.

Molto gradite, invece, sono le piccole "chicche", come la capacità di attivare al volo la fotocamera disegnando una "O" sullo schermo spento oppure richiamare la torcia tracciando una "V".

Fra le lingue selezionabili c'è anche l'italiano.

Quanto costa

Il prezzo è sicuramente una delle caratteristiche che fa spiccare OnePlus One rispetto ai concorrenti. 

  • OnePlus One da 16 GB (bianco): 269 €
  • OnePlus One da 64 GB (nero): 299 €

Entrambi i prezzi sono "IVA inclusa", ai quali vanno però sommati circa 25 € di spese di spedizione. Non sono previsti dazi doganali.

Dove comprarlo

La principale debolezza di OnePlus One, in questo momento, è nell'area commerciale. Non è possibile provarlo presso un rivenditore locale (al quale rivolgersi, poi, anche in caso di problemi e per far valere la garanzia). Si compra solo "a scatola chiusa" tramite il sito della startup cinese che lo produce: oneplus.net

Di più: l'acquisto è subordinato all'inserimento di un codice-invito da ottenere presentandosi all'azienda tramite Twitter o Google+. Di tanto in tanto vengono aperti i cancelli agli ordini "liberi", ma si tratta solo di brevi finestre temporali.

L'alternativa è cercare su Amazon oppure su eBay, dove si trovano alcuni rivenditori non-ufficiali che, però, applicano un ricarico addizionale rispetto al prezzo di listino.