Microsoft ha rilasciato ieri sera ufficialmente la prima versione d'anteprima di Microsoft Edge basato sul motore open source di Chromium. Gli interessati sono liberi di scaricarlo e provarlo sul proprio PC senza impattare la versione stabile di Microsoft Edge

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554764841

Il software è attualmente compatibile solo con Windows 10 a 64 bit. Le declinazioni a 32 bit e quelle per Windows 7 e altre piattaforme arriveranno solo successivamente.

Il download è disponibile partendo da qui:

» Download: Microsoft Edge (dev)

L'aspetto grafico è decisamente diverso dal Microsoft Edge integrato in Windows 10 che conosciamo. Al contrario, ricorda molto più da vicino i tanti concorrenti di Google Chrome anch'essi basati su Chromium

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554763632

Contestualmente all'installazione, totalmente automatica, notiamo che l'interfaccia è solamente in inglese: la localizzazione in italiano è garantita, ma verrà implementata solo in un secondo momento.

La pagina iniziale può essere personalizzata seguendo tre layout predefiniti. Inspirational, in particolare, mostra una grande foto di sfondo tratta dalla galleria di Bing

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554763586

Più in basso è presente il feed con le ultime notizie, chiaramente ripreso "di peso" dalla versione corrente di Microsoft Edge, al quale viene data più o meno visibilità a seconda del layout scelto.

Le funzionalità di importazione consentono di acquisire rapidamente i dati salvati nella copia stabile di Microsoft Edge, Google Chrome o Mozilla Firefox.

Così come Chrome impiega l'account Google dell'utente per sincronizzare password, preferiti eccetera, il nuovo Microsoft Edge esegue login automaticamente con l'account Microsoft utilizzato dall'utente corrente di Windows 10

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554763607

Anche in questo caso lo scopo è di permettere di portare con sé i propri dati fra più dispositivi. La build odierna consente comunque solo la sincronizzazione dei preferiti, ma l'elenco presente fra le impostazioni rivela che è già previsto un "sync" pressoché totale

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554764353

Le differenze di backend utilizzato, account Google contro account Microsoft, implicano che, sfortunatamente, non sarà possibile sincronizzare i dati da Chrome a Edge, nonostante la tecnologia di base dei due browser sia la medesima.

Personalizzazione della barra in alto, gestione dei preferiti, permessi download e quant'altro: pressoché tutte le funzioni che ci aspettiamo da un browser web sono già presenti e funzionanti.

Anche il sistema delle estensioni è già implementato. I componenti sono ospitati su un sito dedicato e si installano in un click come di consueto. Quelle realizzate per il "vecchio" Edge non sono però compatibili: è dunque necessario che gli autori adattino i propri software partendo da quelli per Chrome e li ricarichino sulla piattaforma Microsoft. Un aspetto che ridurrà drasticamente il catalogo disponibile al momento del lancio

Disponibile ora: Microsoft Edge basato Chromium (preview) - zShotVM_1554765407

Il livello prestazionale sembra già eccellente. Il programma risponde prontamente ai comandi e carica le pagine in modo molto convincente. Non che il "vecchio" Microsoft Edge fosse "lento", ma la differenza è comunque tangibile nonostante lo sviluppo sia ancora ad uno stadio iniziale.

Come va il nuovo Microsoft Edge?

È indubbiamente troppo presto per dare un giudizio sul nuovo Microsoft Edge. Il pacchetto che abbiamo fra le mani oggi, per quanto ancora agli inizi del ciclo di sviluppo, è sicuramente interessante.

Resta da vedere se Microsoft riuscirà a convincere i fedelissimi di Google Chrome ad abbandonarlo in favore di Microsoft Edge. L'impressione preliminare è del tutto simile a quella già vista nel 2015: nonostante si tratti di un software valido, Microsoft dovrà faticare non poco per trovare qualche elemento di differenziazione forte e irresistibile. Come già abbondantemente dimostrato, la semplice "parità" non è sufficiente a smuovere gli utenti.