Cattive notizie dal mondo gaming: diversamente dalle voci che erano circolate alcuni mesi fa, Microsoft non sta sviluppando la compatibilità nativa dei giochi per Xbox One su PC. Inoltre, sembra che nemmeno l'emulazione della più vecchia Xbox 360 vedrà la luce in ambiente Windows tramite un porting dell'equivalente funzionalità già disponibile su Xbox One

Giochi Xbox One/360 PC: ora è nulla fatto - Annotazione 2019-06-17 123544

In una recente intervista, Phil Spencer ha spiegato le ragioni che hanno dato adito a questi malintesi: Xbox One usa una tecnologia chiamata MSI XVC, derivata dal classico installer MSI per PC, che consente di convertire giochi in formato Win32 e renderli compatibili con la specifica UWP (Universal Windows Platform) per poi pubblicarli sullo store di Xbox One. Il risultato, ha confermato Spencer, non è comunque compatibile con Windows e non può essere semplicemente prelevato da Microsoft Store (integrato in Windows 10) poiché esso è separato dallo store di Xbox.

C'è da dire che alcuni giochi per Xbox One sono già giocabili anche su PC, ma è necessario che i titoli siano stati appositamente progettati e certificati "Xbox Play Anywhere". In questo caso, invece, si parlava di compatibilità totale con qualsiasi gioco.

Per quanto riguarda la possibilità di eseguire giochi per la vecchia Xbox 360 su PC, come già visto su Xbox One, Spencer ha affermato che gli piacerebbe molto vedere i giochi PowerPC (l'architettura della CPU impiegata da Xbox 360) su Windows. Tuttavia, non ha nascosto come sia già stato piuttosto difficile farli girare su una macchina con specifiche tecniche fisse come l’Xbox One. Pertanto, considerate tutte le variabili tecniche in gioco nel mondo PC, l'idea di partenza (forse troppo ambiziosa) è stata momentaneamente accantonata.

Non è escluso, però, che in futuro il progetto possa diventare realtà. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere quella di accedervi in streaming anziché farli girare nativamente: streaming che potrebbe essere locale, cioè dalla propria Xbox al proprio PC, oppure via cloud, appoggiandosi alla funzionalità xCloud attualmente in fase di sviluppo.