Il principale archivio pubblico del web è indubbiamente il noto Internet Archive, di cui ci siamo occupati in passato per la sua interessante funzione di salvataggio pagine. Stavolta daremo un'occhiata a un suo fratello minore: Arquivo, che dal 2007 si è emancipato dalla collaborazione proprio con Internet Archive (iniziata nel 1996 con un database retroattivo fino al 1991) e ora ha un proprio database in continua espansione.
Si tratta di un servizio pubblico reso disponibile dalla Fundação para a Ciência e a Tecnologia (FCT), ovvero "Fondazione per la Scienza e la Tecnologia", un istituto pubblico gestito dal Ministero della Scienza, Tecnologia e Istruzione Superiore portoghese. Lo scopo è quello di preservare alcuni contenuti web dalla loro "naturale" estinzione, rendendoli disponibili come possibili fonti di citazione o anche solo come memoria storica. Risulta anche possibile proporre un sito da archiviare e, nonostante il principale interesse dell'archivio sia il contesto culturale portoghese, è esplicitamente dichiarato che «International websites are welcome!».
Dopo aver letto, come da buona prassi, le condizioni d'uso, abbiamo dunque testato l'archivio provando una ricerca del nostro sito, con esito positivo:
Per ricerche più raffinate è possibile usare i parametri disponibili nella ricerca avanzata, che consente di impostare, oltre alle parole chiave, anche parole da escludere, l'arco temporale della ricerca (a partire dal 6 agosto 1991), il formato del documento e i siti a cui restringere la ricerca:
Nella barra laterale, fra le opzioni, è da segnalare l'interessante ricerca di immagini anch'essa con una modalità avanzata (e una ragionevole preponderanza di siti portoghesi nei risultati):
Inoltre, cliccando su SavePageNow
, c'è la possibilità di salvare nell'archivio una pagina web, proprio come con archive.ph (e per scrupolo abbiamo controllato: le pagine salvate tramite Arquivo non risultano su archive.ph né su "Wayback machine" di Internet Archive). Per iniziare a salvare una pagina di interesse è sufficiente inserire l'indirizzo nell'apposito campo di testo e cliccare su Record
:
Come spiegato nel video dimostrativo, verrà poi aperta la pagina da salvare e l'archiviazione, segnalata dal tipico cerchio rosso lampeggiante che indica la registrazione, non sarà ultimata fino a quando l'utente non cliccherà su Conclude
. Da ricordare che verranno archiviate solo le pagine e i collegamenti aperti durante la sessione di registrazione, non verrà dunque eseguita di default l'archiviazione di tutte le pagine collegate a quella visualizzata.
Dopo aver cliccato su Conclude
, sarà comunicato l'indirizzo del salvataggio; potremo copiarlo e chiudere la finestra.
Qualora quella pagina web sia stata già archiviata in passato, il nuovo salvataggio verrà abbinato allo storico di quella pagina. Da considerare che l'archiviazione non è istantanea, per cui il link fornito al termine della procedura non sarà immediatamente consultabile.
Le pagine archiviate automaticamente tramite il crawler del sito, in azione 3 o 4 volte l'anno, sono disponibili circa un anno dopo (come spiegato qui), mentre, ad esempio, una delle pagine che abbiamo usato come test, dopo sette ore dalla procedura di archiviazione risultava disponibile (il controllo precedente, dopo cinque ore, non aveva dato buon esito).
Arquivo, per la sua natura istituzionale e "locale", oltre che per il suo funzionamento e risorse, non è un'alternativa paragonabile a Internet Archive; tuttavia, proprio come per i backup è consigliato usare almeno due dispositivi diversi, parimenti, nel caso volessimo salvare una pagina che riteniamo importante, è bello sapere che abbiamo a disposizione anche un'altra risorsa online su cui poter contare.