Il co-fondatore di Wikipedia Larry Sanger ha esortato il popolo del web a boicottare i social network per 48 ore, nelle giornate del 4 e 5 luglio prossimi. Lo sciopero ha l'obiettivo di pretendere più attenzione per la tutela della privacy e dei dati personali degli utenti.
Nel suo blog, Larry Sanger impartisce istruzioni precise su come dovrà avvenire il "Social Media Strike", esortando chi fosse interessato a questa iniziativa a non usare i social per almeno uno dei due giorni indicati (4 e 5 luglio). Le date dello sciopero non sono state scelte a caso, ma coincidono con il c.d. Independence Day, ossia la festa nazionale degli USA che commemora l'adozione della Dichiarazione di Indipendenza del 1776, con cui le tredici colonie americane si distaccarono dal Regno di Gran Bretagna.
Ora come allora, ciò che si vuole riaffermare è la propria autonomia (seppur da un "impero digitale"), nonché la necessità di riprendere il controllo sui propri diritti (privacy, tutela dei dati sensibili, sicurezza, libertà di espressione in primis), quotidianamente schiacciati dai giganti del web. Il documento che sintetizza questi principi è la c.d. Dichiarazione di Indipendenza Digitale, redatta dallo stesso Sanger e consultabile sul suo blog.
I social saranno quindi banditi con alcune specifiche eccezioni:
- si potranno pubblicare post che dichiarino che si sta scioperando, usando l'hashtag #SocialMediaStrike.
- si potrà postare una copia della suddetta Dichiarazione di Indipendenza Digitale, meglio ancora se si tratta della propria personale Dichiarazione, redatta da ogni singolo utente e corredata dall'invito a firmarla.
- si potranno invitare amici e follower ad unirsi al Social Media Strike
Sanger promette che questo scioperò farà molto rumore e che nessuno potrà ignorarlo. Egli sostiene la necessità di sostituire gli odierni imperi digitali conreti decentralizzate di individui indipendenti, come avveniva nei primi decenni di Internet. E per rendere possibile questa decentralizzazione, è necessario che i social media operino come fornitori di servizi neutrali, rispettando i diritti dei loro utilizzatori.