Il money muling è un sistema di riciclaggio di denaro sporco legato al crimine informatico che, con la promessa di soldi facili, attira persone spesso inconsapevoli di commettere un reato o di supportare attività illegali. A questi individui, detti "money mule", viene offerto un lavoro consistente nel ricevere somme di denaro da trasferire a terzi mediante transazioni illecite che sfuggono ai controlli ordinari.
L'ORIGINE DEL DENARO SPORCO
Il denaro sporco oggetto del money muling deriva prevalentemente da crimini informatici quali phishing, attacchi malware, truffe nel settore dell'e-commerce (incluse le truffe delle case vacanza), utilizzo fraudolento di strumenti di pagamento (es. skimming), compromissioni di e-mail private e aziendali, sim port attack, romantic scam e via dicendo. L'elenco dei reati informatici, sorgenti di denaro da ripulire, si infittisce quotidianamente, mano a mano che vengono ideate nuove modalità di frodi informatiche.
Secondo i dati forniti da Europol, più del 90% delle transazioni di money muling è collegata al cybercrime. Nella restante parte dei casi, il denaro che viene riciclato attraverso questa pratica deriva generalmente dal traffico di droga o dalla tratta di esseri umani.
Una volta che le organizzazioni criminali sono venute in possesso del denaro sporco, tra le loro priorità vi è quella di reclutare persone che le aiutino a ripulire quei proventi illeciti, trasferendoli all'estero e reimmettendoli così in circolazione.
Chi è il "money mule"?
Un tempo, questa attività veniva svolta dagli spalloni, contrabbandieri dediti ad esportare denaro e merci oltre frontiera che, dopo essersi caricati in spalla un cesto di paglia ricolmo dei beni da trasferire, salivano sulle montagne del confine per dirigesi verso l'Austria e la Svizzera.
Con l'avvento dell'era digitale, gli spalloni sono stati rimpiazzati dai money mule (letteralmente "muli da denaro"), cui viene offerto un lavoro da agenti per il trasferimento di denaro. La loro attività consiste nel ricevere denaro sporco, proveniente dai più vari crimini informatici, e nel trasferirlo a terzi. Le operazioni di trasferimento, però, non avvengono mediante transazioni ordinarie come bonifici bancari, bensì tramite servizi di trasferimento difficilmente tracciabili, quali MoneyGram o Western Union.
Ogni volta che il "mulo" trasferisce denaro, gli viene corrisposta una percentuale sull'importo trasferito che varia a seconda dell'organizzazione per cui lavora.
Europol ha tracciato l'identikit del money mule, che nella gran parte dei casi si identifica con persone di sesso maschile aventi un'età compresa tra i 18 e i 34 anni. Generalmente si tratta di persone straniere, arrivate da poco nel nostro Paese, ma anche di studenti o disoccupati con difficoltà economiche.
Il reclutamento dei "muli"
Le organizzazioni criminali reclutano i "muli" tramite gli espedienti più vari: annunci di lavoro online, contatti diretti o tramite e-mail, post sui social network o messaggi privati che offrono un lavoro apparentemente "normale", di solito qualificabile come "agente per il trasferimento di denaro", promettendo soldi facili.
Nella maggior parte dei casi, i "muli" adescati con questi espedienti sono anch'essi vittime del sistema. Per ignoranza o scarsa conoscenza del fenomeno, spinti dalla necessità di guadagnare per mantenersi, cadono nel tranello e diventano inconsapevolmente ingranaggi della macchina criminale.
L'operazione "EMMA": non essere un mulo!
Per diffondere la conoscenza del money muling e per evitare che altri "muli" vadano inconsapevolmente ad ingrossare le fila di un sistema di riciclaggio già molto articolato, la Polizia di Stato ed Europol stanno promuovendo la campagna informativa EMMA (European Money Mules Action): diffondendo sui social l’hashtag #dontbeaMule, le forze dell'ordine e alcuni enti bancari e finanziari si propongono di informare più persone possibili circa l'illegalità delle suddette operazioni di trasferimento di denaro.
In particolare, le forze dell'ordine consigliano di prestare attenzione a questi segnali per non cadere nel tranello:
- E-mail o contatti inaspettati tramite social network, contenenti proposte di soldi facili: generalmente, si tratta di e-mail che hanno come indirizzo un dominio riconducibile a società di web service (ad esempio, @gmail o @yahoo) anziché il dominio di una società specifica
- Annunci di lavoro di società estere, alla ricerca di non meglio definiti "agenti locali": l'attività lavorativa offerta non viene descritta in modo chiaro e non si richiedono particolari esperienze o competenze per svolgerla. Tuttavia, l'annuncio specifica sempre che, per effettuare le transazioni in denaro, verrà utilizzato il conto corrente della persona a cui viene offerto il lavoro.
- Le e-mail o i messaggio contenenti l'offerta di lavoro proliferano di errori grammaticali e di sintassi
- Tutte le comunicazioni e i trasferimenti di denaro inerenti il lavoro proposto avvengono online
cosa fare in caso di offerte di lavoro sospette?
La Polizia di Stato e l'Europol raccomandano vivamente di:
- Non rispondere mai ad email sospette, evitando di cliccare sui link in esse contenuti
- Controllare e verificare più informazioni possibili riguardo il lavoro offerto e la società offerente (soprattutto se estera)
- Non fornire mai i propri dati bancari a sconosciuti
- Se si ha la percezione di essere coinvolti in un money muling, è necessario bloccare immediatamente il trasferimento di denaro in corso e rivolgersi tempestivamente al proprio istituto di credito e al più vicino ufficio di Polizia.