Secondo quanto segnalato dal reporter della BBC Chris Fox, lo smartphone di punta di Google Pixel 4 avrebbe un sensore di riconoscimento facciale difettoso, in quanto funzionerebbe anche quando l'utente ha gli occhi chiusi
Questo sensore è studiato per riconoscere il volto del proprietario senza utilizzare altri sistemi biometrici di accesso, come ad esempio il riconoscimento dell'impronta digitale. Ma il problema è che il software del sensore non verifica se l'utente ha gli occhi aperti o chiusi.
Immaginate, quindi, tutti gli inconvenienti che possono derivare da questa modalità di controllo assolutamente superficiale: nel peggiore dei casi, il telefono può essere sbloccato da malintenzionati, che possono puntare lo smartphone verso il viso del proprietario mentre questo dorme o è incosciente. Lo stesso escamotage, poi, può essere adottato anche da partner particolarmente curiosi e, in generale, da chiunque voglia farsi i fatti altrui.
Visto che ultimamente pullulano fake news circa dispositivi che si sbloccano troppo facilmente (è il caso, ad esempio di Galaxy S10 e del suo lettore di impronte), diamo questa notizia con i piedi di piombo.
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Ma la conferma da parte di Google sembra proprio avvalorare questo bug. Google, infatti, mette in guardia gli utenti sul fatto che il telefono può essere sbloccato da chiunque punti il dispositivo verso il volto del proprietario, anche qualora quest'ultimo abbia gli occhi chiusi.
In tre punti, Google precisa che:
- Se guardi direttamente il telefono, puoi sbloccarlo anche involontariamente.
- Il tuo telefono può essere sbloccato da qualcuno che ti assomiglia molto, ad esempio un gemello.
- Il tuo telefono può essere sbloccato da un'altra persona se viene rivolto verso il tuo viso, anche se hai gli occhi chiusi.
Infine, per mettere al sicuro gli utenti da situazioni non sicure, Google suggerisce di tenere il telefono in un luogo sicuro (ad esempio, nella tasca anteriore o nella borsa) e di attivare il blocco seguendo le istruzioni di questa pagina.
