Il progetto Superscreen prometteva un tablet da 10.1" sul quale proiettare i contenuti dello smartphone per potervi interagire in modo più pratico, senza la scocciatura di dover reinstallare le app o gestire le sincronizzazioni. Nulla di locale, dunque, solo un "maxi-schermo" in grado di sfruttare l'intelligenza dello smartphone. Gli smanettoni vi si sono buttati con il portafogli aperto, e Superscreen ha raccolto 2,5 milioni di dollari su Kickstarter: ben oltre quanto i proponenti avevano ritenuto necessario per concretizzare il prodotto. Tuttavia, le difficoltà si sono manifestate fin da subito: doveva arrivare nelle mani dei "clienti" a fine 2017, ma si sono susseguiti molteplici ritardi. Ad ottobre 2018, il portavoce ha annunciato il fallimento, con una frase che lascia i fan con un pugno di mosche: "nessun rimborso"
L'imprenditore alle spalle del progetto, tale Brent Morgan, ha comunicato la notizia tramite un update distribuito alla community: sebbene siano stati realizzati e distribuiti pocomeno di 200 prototipi, il gruppo ha sottovalutato i costi dell'operazione. "I fondi necessari per completare lo sviluppo e la produzione di Superscreen non sono disponibili. Per lo stesso motivo, non sono disponibili fondi per rimborsare i partecipanti alla campagna".
La cosa preoccupante è che il progetto aveva un obbiettivo di raccolta iniziale pari ad appena 50 mila dollari. I 2.5 milioni raccolti costituiscono dunque un eccesso di 50 volte rispetto agli obbiettivi.
In molti hanno inondato i commenti della pagina gridando "truffa" e intimando un rimborso, copia-incollando a raffica il "capitolo 4 del codice di condotta di Kickstarter". In realtà, c'è ben poco da fare e le possibilità di successo sono minime. Su Kickstarter non si acquistano infatti prodotti, ma si partecipa economicamente per veder concretizzata un'idea. È sempre bene ricordarlo.