Da ieri ha iniziato a circolare sui social il suggerimento di pubblicare come foto del profilo la cosiddetta candela della speranza, in ricordo di tutti coloro che sono deceduti a causa del coronavirus. In serata, però, si sono susseguite una serie di catene allarmistiche, che invitano a rimuovere immediatamente la foto, delineando gravi conseguenza per chi non lo facesse. Dobbiamo crederci?
Il primo messaggio avvisa gli utenti di non mettere la foto della candela della speranza perché serve per rubare i dati del cellulare. Chiaramente, per chi ancora fosse in dubbio, si tratta di un messaggio falso privo del benché minimo fondamento tecnico. Con tutto l'impegno del mondo, infatti, anche l'hacker più abile non riuscirebbe mai a minare la vostra sicurezza informatica mediante l'impostazione di una semplice foto del profilo. Tra l'altro, per creare ancora più confusione, il burlone di turno ha definito la foto della candela come SPAM (scritto in maiuscolo!), probabilmente senza neppure conoscere il significato di questa parola.
Ma la seconda catena è ancora più incredibile, frutto di una mente perversa e molto fantasiosa, intrisa di credenze medievali. Il messaggio, con il solito tono urgente, dice di cancellare subito tutte le candele perché si tratta di un rito satanico. Il 24 marzo - continua la bufala - sarebbe la festa della bestia che, tra i vari preparativi, prevederebbe anche l'accensione di un cero.
Innanzitutto, tranquillizziamo anche i più devoti dicendovi che il 24 marzo non si celebra alcun rito, cristiano o pagano che sia, legato al diavolo e/o al satanismo. Anche questo messaggio è una storia inventata di sana pianta da gente che evidentemente si annoia e vuole prendersi gioco di voi. Ecco la foto del testo completo, tratta dal sito Bufale.net
Sentitevi liberi, quindi, di impostare la foto di profilo che più vi piace e non date retta alle catene: non vi succederà assolutamente niente! Nessuno vi ruberà i dati, né tanto meno l'anima.