Il marchio "Microsoft" è oggi cementificato nell'immaginario collettivo come l'azienda di Windows. Ma le cose sarebbero potute andare molto diversamente: fra la fine degli anni 80 e l'inizio dei 90 l'azienda stava infatti sviluppando un sistema operativo chiamato OS/2 che avrebbe dovuto soppiantare MS-DOS e Windows stesso, spingendo l'informatica in una direzione totalmente diversa da quella che conosciamo. Ma una serie di divergenze d'opinione con il partner IBM e il buon successo sul mercato di Windows 3.0 convinsero il gruppo di Bill Gates a sganciarsi dalla collaborazione, lanciando il proprio lavoro coin il nome di Windows NT. IBM portò avanti OS/2 in autonomia, senza però mai raggiungere la massa critica necessaria a scalzare l'ex-partner, divenuto nel frattempo uno scomodo e potentissimo rivale. Sembra un romanzo, ma è la storia di OS/2

storia Windows, anno 1987: OS/2 - OS-2 Warp Desktop

Nota: questo articolo fa parte de "La storia completa di Windows".

OS/2: sviluppo congiunto Microsoft-IBM

Microsoft e IBM collaboravano sul mercato dei "personal computer" (PC) già dai primi anni 80. IBM produceva l'hardware, mentre Microsoft forniva il sistema operativo MS-DOS che lo governava

» Leggi: La storia di Windows, le origini: MS-DOS

IBM aveva accesso a MS-DOS con un contratto di licenza non-esclusivo che le consentiva di rimarchiare il sistema operativo Microsoft in "PC-DOS" e utilizzarlo sui propri computer "da scrivania", per lo più comunque rivolti al pubblico aziendale e professionale. Dal canto proprio, il gruppo di BIll Gates era legalmente libero di licenziare MS-DOS anche agli altri produttori, ovvero coloro che realizzavano "cloni" dei PC IBM (generalmente ritenuti più veloci e meno costosi).

Nel 1985 le due aziende firmarono però un accordo chiamato Joint Development Agreement che decretava l'inizio dello sviluppo congiunto di un nuovo progetto noto come CP/DOS. Stando ai piani, CP/DOS avrebbe dovuto essere il sistema operativo "ufficiale" per la nuova generazione di computer edita da IBM: Personal System/2 (PS/2, da cui presero il nome i connettori verde e viola utilizzati per mouse e tastiere prima dell'avvento di USB)

storia Windows, anno 1987: OS/2 - IBM Personal System-2 1987

La prima versione di CP/DOS arrivò nel 1987 con il nome commerciale di OS/2 1.0: un sistema operativo unicamente a linea di comando (stile MS-DOS) che poteva eseguire applicazioni proprietarie ma anche quelle scritte per PC-DOS (la versione di MS-DOS rimarchiata da IBM)

storia Windows, anno 1987: OS/2

L'interfaccia grafica (GUI) fu una delle caratteristiche distintive della successiva release 1.1, lanciata sul finire del 1988. Si basava sul sottosistema chiamato Presentation Manager e riprendeva da vicino le grafiche già viste su Windows 2.1

Da lì in avanti, la GUI di OS/2 continuò a seguire Windows ad ogni generazione successiva: l'interfaccia di OS/2 1.2 e 1.3, ad esempio, riprende quella di Windows 3.1.

storia Windows, anno 1987: OS/2

La tecnologia di OS/2

Dal punto di vista tecnologico, OS/2 era dotato di molte innovazioni importanti rispetto a MS-DOS e alle versioni di Windows contemporanee dell'epoca.

Innanzitutto, poteva sfruttare il supporto (parziale) alla Modalità protetta offerta dalle CPU 286 per indirizzare fino a 16 megabyte di RAM ed esercitare maggior controllo sulle applicazioni, migliorando la sicurezza e la stabilità del sistema. Sarebbe stato necessario attendere il 1990 e Windows 3.0 per vedere questa caratteristica sul sistema operativo proprio di Microsoft.

OS/2 poteva inoltre eseguire molteplici applicazioni native contemporaneamente, oltre a quelle per MS-DOS (una alla volta).

L'esposizione di API dedicate al video e alla gestione dell'input evitava ai programmatori la complessità di accedere direttamente al BIOS e all'hardware, incrementando ulteriormente la stabilità delle applicazioni in esecuzione concorrente. Inoltre, in combinata con la già citata Modalità protetta, questa architettura evitava che il crash di un singolo programma portasse al blocco di tutto il sistema costringendo al reboot forzato

storia Windows, anno 1987: OS/2 - 2 Warp_15_06_2019_18_29_04

La versione 1.2 veicolò il supporto ad altri filesystem tramite semplici driver aggiuntivi. Fra questi, venne integrato nativamente High Performance File System (HPFS): un'alternativa, più evoluta rispetto al classico FAT impiegato da MS-DOS, dotata di supporto ai nomi di file lunghi (MS-DOS era ancora fermo al vetusto formato 8.3, ovvero un massimo di 8 caratteri per il nome più 3 per l'estensione), un utilizzo dello spazio più efficiente, minor frammentazione ed altro ancora.

L'edizione "extended" veicolava inoltre i protocolli TCP/IP e, con esso, la capacità di partecipare a reti locali Ethernet: uno dei "temi caldi" dell'epoca.

Le tensioni fra Microsoft e IBM

La collaborazione fra IBM e Microsoft proseguì, apparentemente con buoni risultati, fino al 1990. In quell'anno debuttò infatti Windows 3.0, il primo della linea con supporto nativo alla importantissima Modalità protetta "avanzata" offerta dai processori 386. Fino ad allora, la capacità di impiegare la modalità protetta era ad appannaggio del solo OS/2, e solo su architettura 286.

Windows 3.0 fu un risultato commerciale senza precedenti, probabilmente anche grazie alla decisione di Microsoft di corteggiare i produttori con forti incentivi in caso avessero pre-installato il sistema operativo sui propri nuovi PC. OS/2, al contrario, doveva essere acquistato a parte ed era legato a doppio filo alla specifica linea PS/2 di IBM

storia Windows, anno 1987: OS/2 - 2 Warp_15_06_2019_18_25_59

Inoltre, OS/2 integrava nativamente solo i driver per le periferiche di IBM, mentre Windows 3.0 supportava anche le stampanti di altri produttori. Proprio questo aspetto era motivo di attrito fra i due gruppi: mentre IBM mirava a supportare pienamente solo il proprio hardware, di modo da disincentivare l'acquisto dai concorrenti e mantenere legati a sé gli utenti di OS/2, Microsoft desiderava abbracciare l'intero ecosistema PC, compresi i cloni realizzati dagli altri produttori.

IBM insisteva inoltre a calcolare i pagamenti dovuti a Microsoft in base al numero di linee di codice scritte. Questo ovviamente incentivava gli sviluppatori a generare codice prolisso, invece che breve, efficiente e facile da manutenzionare.

Per di più, le prime versioni di OS/2 supportavano solamente la modalità protetta parziale offerta dai processori 286. Microsoft desiderava andare oltre, abbracciando il modello a 32 bit della generazione successiva. Ma IBM faceva resistenza per via degli impegni presi con i propri clienti aziendali a supportare anche in futuro le CPU 286 incluse nei computer della linea PS/2 già venduti. Inoltre, alcune fonti evidenziano che i tanti miglioramenti veicolati dal processore 386 avrebbero permesso un po' a tutti di eseguire molteplici programmi contemporaneamente in modo realmente soddisfacente ed indirizzare fino a 4 GB di memoria RAM, rendendo potenzialmente superflui i costosissimi mainframe che costituivano la vera gallina dalle uova d'oro di IBM.

OS/2 3.0 diventa Windows NT

Alla luce del buon successo di Windows 3.0 e dei crescenti attriti circa la direzione da intraprendere, non c'è da stupirsi se IBM allontanò progressivamente Microsoft dalla collaborazione.

IBM decise di farsi carico del supporto di OS/2 1.x, inclusa la finalizzazione della versione 1.3 ormai pronta al lancio, e dello sviluppo della successiva 2.0

storia Windows, anno 1987: OS/2 - 2 Warp_15_06_2019_21_53_54

Microsoft, dal canto proprio, fu relegata da IBM ad un ruolo giudicato di secondaria importanza, perlomeno per il futuro immediato. Gates e soci avrebbero dovuto allocare le proprie risorse sulla generazione ulteriormente successiva: OS/2 3.0, internamente chiamato NT OS/2 (dove le lettere stavano probabilmente per "new technology"). Allo scopo, Microsoft assunse un sviluppatore esperto di architetture di nome Dave Cutler, divenuto famoso per il suo precedente lavoro ad un progetto chiamato VMS. Cutler fu messo a capo del progetto, e la sua prima decisione fu quella di scartare completamente il codice preesistente di OS/2 e ricominciare praticamente da zero.

Da lì, l'azienda di Bill Gates portò avanti lo sviluppo di NT OS/2 più o meno come pattuito. Ma, verso le fasi finali, decise di tenerlo per sé, ribattezzarlo in "Windows NT" e commercializzarlo in autonomia parallelamente a Windows 3.1. Il nuovo Windows NT era posizionato come soluzione professionale rivolta ai server e alle workstation... ovvero proprio la stessa clientela di IBM.

Parallelamente, Microsoft dotò Windows NT di una versione estesa del set di API chiamato Win32, ovvero lo stesso già esposto anche da Windows 3.0. Inoltre, la shell grafica di OS/2, Presentation Manager, era stata completamente rimossa in favore dello stesso Program Manager con il quale il pubblico aveva già imparato ad interagire su Windows 3.0.

In buona sostanza: Microsoft rese Windows NT compatibile con il software preesistente per Windows e uniformò l'interfaccia grafica a quella del Windows già in circolazione, di modo da renderla familiare e facilitare enormemente gli utenti durante la migrazione dall'uno all'altro. La doppietta si rivelò una combinazione vincente, che portò ad un importante successo di pubblico già nel 1993, quando Windows NT 3.1 fu completato e reso disponibile agli acquirenti. Si trattava in realtà della versione "1.0" di un sistema operativo tutto nuovo, ma il progressivo di versione gli conferiva maggiore autorevolezza e richiamava il "fratello" Windows 3.0 già conosciuto dal pubblico.

Le due famiglie originatesi da Windows 3.0 e Windows NT sarebbero rimaste disgiunte: Microsoft posizionava infatti il primo come piattaforma "per il grande pubblico", mentre la seconda era riservata alla più esigente nicchia professionale (generalmente dotata di sistemi molto più potenti). La separazione fu mantenuta fino all'avvento di Windows XP: un sistema operativo per tutti (PC e workstation professionali) basato sul cuore del superiore Windows NT.

» Leggi: La storia di Windows, anno 2001: Windows XP

IBM prosegue da sola

IBM apprese di Windows NT solo nel 1991. In tutta risposta, interruppe la collaborazione, estromesse Microsoft dall'evoluzione di OS/2 e portò avanti in autonomia il progetto.

storia Windows, anno 1987: OS/2 - IBM OS-2 upgrade box

OS/2 2.0, finalizzato internamente dalla sola IBM ma comunque sorretto da molto codice scritto da Microsoft, esordì nel 1992 con una nuova interfaccia chiamata Workplace Shell ed un buon numero di altri miglioramenti tecnologici. Il motto era "Un DOS migliore di DOS, un Windows migliore di Windows": includeva infatti una versione completa di MS-DOS e Windows e, oltre ad eseguire programmi nativi per OS/2, era in grado di far girare molte applicazioni per MS-DOS e Windows. Chi lo provò all'epoca conferma che il livello di stabilità, prestazioni e capacità di eseguire applicazioni in multitasking lo rendevano effettivamente superiore alla piattaforma nativa Microsoft, a patto però di disporre di macchine di fascia alta con buoni quantitativi di RAM.

Nel 1994 arrivò invece OS/2 versione 3.0, commercializzato con il nome di OS/2 Warp: un termine ripreso dai motori a "curvatura" (questa la traduzione italiana) della serie fantascientifica "Star Trek". Lo scopo era trasmettere un'idea di velocità, modernità e tecnologia cavalcando il successo di una serie TV universalmente nota e amata. A quanto pare, però, IBM "dimenticò" di concordare preventivamente i termini di utilizzo del concetto con i detentori del copyright sull'universo Start Trek. Di conseguenza, IBM fu impossibilitata ad associare astronavi e viaggi interstellari nel materiale promozionale. "Warp" fu quindi usato nel proprio significato letterale di "curvato", ripreso anche nel logo: un concetto ben meno emozionante di quanto inizialmente previsto.

Il suffisso rimase anche per la successiva versione 4.0, l'ultima commercializzata prima del ritiro del prodotto

storia Windows, anno 1987: OS/2 - OS-2 Warp Desktop

Fine del supporto e giorni nostri

OS/2 riscosse un successo di pubblico piuttosto limitato. Ad adottarlo furono principalmente le grosse banche, già dotate di mainframe IBM e contratti o appalti di fornitura pluriennali in vigore.

OS/2 4.52 del 2001 fu l'ultima versione rilasciata. IBM interruppe poi ogni forma di supporto a OS/2 già dal 2006.

L'azienda Serenity Systems ha poi commercializzato un sistema operativo basato su OS/2 chiamato eComStation. Una seconda impresa, Arca Noae, ha lanciato ad agosto 2018 il proprio ArcaOS, anch'esso basato sulla piattaforma di IBM. Sebbene sia eComStation sia ArcaOS siano attualmente acquistabili, non è chiaro quale futuro potranno avere.

I fan hanno spesso varato petizioni per chiedere ad IBM di rendere disponibile il codice sorgente di OS/2 con una licenza permissiva, di modo che i volontari appassionati possano riprenderne lo sviluppo. Ma IBM non ha mai acconsentito, probabilmente anche a causa di impedimenti legali: ampie porzioni di codice sono infatti proprietà di Microsoft o di altri soggetti terzi, i quali detengono ancora vari diritti sullo stesso.