Continuando nella mia ricerca personale di un nuovo browser che prenda il posto di Mozilla Firefox, dopo aver provato Vivaldi Browser questa volta tocca a Brave, un browser opensource, molto orientato alla privacy con il blocco di annunci pubblicitari e tracker vari, basato anche questo su Chromium.

Si tratta di un browser piuttosto recente, il primo rilascio ufficiale è del 2019, che non ha ancora grosse schiere di utilizzatori, ma stanno crescendo, infatti non compare nemmeno nelle classifiche oppure lo si trova con percentuali dello 0,05%.

Funzionamento

Una volta installato parte un wizard di configurazione.

Brave browser navighi sicuro protetto

Si possono importare i preferiti e la configurazione dall’attuale browser.

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Si può scegliere il motore di ricerca predefinito.

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Brave prevede anche un sistema per monetizzare, tramite questi token guadagnati, o Basic Attention Token (BAT), la visione di alcuni messaggi pubblicitari nel vostro computer e con questi BAT potrete decidere di supportare economicamente i creatori dei contenuti che hanno aderito al circuito dei Brave Rewards oppure incassare il “malloppo”.

Per maggiori informazioni potete consultare questa pagina.

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Rimando anche all’articolo di Zane riguardo ai BAT e a quello di Frency per ulteriori informazioni.

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Cominciamo con il dire che alcune parole, alcune traduzioni, che ho trovato nelle varie pagine e impostazioni mi lasciano abbastanza interdetto, per esempio le “cose inquietanti” o gli “Scusi Brave”.

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Dal triangolo rosso potete accedere alla scheda del sito, per vedere se è iscritto al circuito di Brave e fare le vostre donazioni. La “mancia” mi sembra anche questo un termine poco adatto al contesto in cui si trova.

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Per mettere a confronto i principali browser ho aperto una sola pagina web che trasmetteva musica e video in streming e la differenza, in termini di consumo di memoria RAM è piuttosto pesante e Brave ne esce battuto.

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I brave push rimandano a pagine pubblicitarie.

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Dalle impostazioni di brave://rewards/ si possono impostare i messaggi pubblicitari, al massimo 5 ogni ora.

Dopo alcuni giorni di prove del browser, ne ho visto comparire uno solo, o hanno pochi sponsor o il sistema in Italia non è ancora a regime.

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Tra le estensioni ne trovo già tre di Avira preinstallate, frutto di una precedente prova di Avira Antivirus, le posso rimuovere e sostituire con quelle dello store di Chrome.

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Tutte le impostazioni sono disponibili nel menu laterale in stile Chrome.

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Tra le cose da segnalare, l’Ad Block Brave con una lista di filtri per il blocco della pubblicità. Durante le prove fatte devo dire che si è comportato piuttosto bene così con le impostazioni di default.

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Tra le (poche) funzioni interessanti vi è la possibilità di navigare in anonimo con Tor così da mascherare completamente i propri dati e la provenienza.

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Se qualche sito non dovesse funzionare bene potete, dallo scudo con il leone, disattivare le protezioni oppure scoprire di più e vedere il dettaglio di cosa è stato bloccato.

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Per avere ulteriori informazioni su Brave potete consultare le F.A.Q.

Conclusioni

Mi è piaciuto Brave?

Molto poco, mentre Vivaldi mi è sembrato un progetto interessante e un browser con delle potenzialità di sviluppo, Brave non mi ha, al momento, convinto quasi per niente.

A partire da alcune pessime traduzioni, che tante volte mi fanno già passare la voglia di utilizzare un qualsiasi programma, sino al farmi pagare per vedere delle pubblicità o le immagini di sfondo sponsorizzate, non conosco il mondo delle criptovalute per capire se il progetto dei pagamenti sia affidabile quindi non mi sento di giudicare se sia una cosa valida.

Si tratta sempre di un browser gratuito e open source, che cerca di mantenersi, e magari guadagnare qualcosa, con diversi mezzi e gli annunci pubblicitari approvati dal network di Brave.

Non sarete tracciati da Google e da tutti i suoi sistemi, ma un tracciamento da parte di Brave lo subirete sempre così vi mostrerà i suoi annunci pubblicitari.

La scelta è vostra, potete accettarla e magari guadagnarci qualcosa, oppure dato che le alternative esistono, e sono numerose, non dobbiamo lamentarci, al massimo non lo utilizziamo e scegliamo qualcosa di diverso.

Io cerco un browser che faccia il browser, le funzioni “accessorie” non mi interessano.