I ragazzi si erano organizzati per interrompere e disturbare le lezioni online di varie scuole italiane, accedendo abusivamente alle piattaforme informatiche di videoconferenza destinate alla DAD (didattica a distanza)
Tutta l'Italia è in DAD e un gruppo di ragazzi annoiati ha approfittato di questa situazione per tirare un bello scherzetto a varie scuole della penisola: dopo essersi organizzati in una struttura abbastanza complessa, i giovani criminali riuscivano ad infiltrarsi nelle video lezioni attraverso i codici di accesso condivisi da alcuni studenti, anch'essi individuati dai poliziotti.
Una volta entrati nelle aule virtuali, i responsabili iniziavano a disturbare docenti e studenti, facendo saltare le interrogazioni, creando scompiglio e talora interrompendo del tutto le lezioni.
I dirigenti scolastici, che già avevano segnalato simili condotte durante il primo lockdown, si sono rivolti alla Polizia Postale, che per ora è riuscita ad individuare tre ragazzi, di cui uno minorenne, residenti nelle province di Milano e Messina.
Ora i giovani dovranno rispondere dei reati di interruzione di pubblico servizio e di accesso abusivo ad un sistema informatico o telematico.
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