Dieci ospedali, di cui tre in Alabama e sette in Australia, sono stati colpiti da attacchi ransomware paralizzanti che stanno compromettendo la loro capacità di prendere in carico nuovi pazienti

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In particolare, i tre ospedali statunitensi colpiti stanno respingendo tutti i nuovi pazienti tranne i più critici e le ambulanze locali vengono istruite per portare i pazienti negli ospedali più vicini. I pazienti che giungono autonomamente al pronto soccorso, invece, vengono trasferiti altrove dopo essere stati stabilizzati.

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I criminali stanno limitando la capacità degli ospedali di utilizzare i loro sistemi informatici in cambio di un riscatto, di cui però non si conosce ancora l'importo. Al momento, non si conosce neppure il ceppo specifico del malware responsabile dell'attacco. Le vittime possono ricevere la chiave di decodifica necessaria per ripristinare i sistemi solo dopo aver effettuato il pagamento richiesto, che di solito è in bitcoin. In alcuni casi, è possibile decrittografare i dati senza pagare il riscatto, ma in altri casi è impossibile.

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Nel frattempo, anche sette ospedali australiani sono stati colpiti da un ransomware che ha costretto i funzionari dei nosocomi a riprogrammare alcuni servizi dedicati ai pazienti, nonché la gestione finanziaria degli ospedali stessi.

Per il momento, non vi sono prove che gli attacchi in Alabama e in Australia siano tra loro correlati.