Sulla più importante fiera del mondo dedicata ai mobile aleggia lo spettro del coronavirus: LG, ASUS e Ericsson sono stati tra i primi a cancellare la loro partecipazione all'evento. Anche NVIDIA ha dichiarato che non parteciperà e gli ultimi, in ordine di tempo, a dare la loro disdetta sono stati Sony e Amazon. Inoltre, i blocchi dei voli da e per la Cina rischiano di ridurre notevolmente il numero delle presenze all'evento, che nelle scorse edizioni aveva attirato circa 100 mila persone

Mobile World Congress 2020: fioccano disdette - barcelona-homepage-bg-website-e1574779753721

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Ogni giorno arriva una disdetta: i primi a cancellare la loro partecipazione al Mobile World Congress a causa dell'epidemia di coronavirus erano stati LG e ZTE. Successivamente, sembra che ZTE ci abbia ripensato e, se le cose non cambieranno ulteriormente, dovrebbe inviare una propria delegazione a Barcellona nelle giornate che vanno dal 24 al 27 febbraio.

In seguito, è arrivato il comunicato di Ericsson, che ha deciso di adottare ulteriori misure precauzionali rinunciando al MWC 2020 di Barcellona. Inoltre, considerata l'attuale situazione dell'epidemia, anche il team ASUS EMEA Mobile ha deciso di cancellare la sua partecipazione.

L'8 febbraio è arrivata la rinuncia di NVIDIA. Visti i rischi per la salute pubblica legati al coronavirus, per tutelare al meglio la sicurezza di colleghi, partner e clienti, l'azienda non invierà i propri dipendenti all'evento di quest'anno, seppur con profondo rammarico. Infine, hanno disertato anche Sony e Amazon.

Un problema non da poco per gli organizzatori del MWC, che proprio per quest’anno avevano pensato a un congresso particolarmente vicino alla Cina e alle sue aziende, con tanti ospiti provenienti dal Paese del Dragone.

Le numerose defezioni da parte di alcuni colossi del settore mobile, unite ai blocchi dei voli da e per la Cina, rischiano di intaccare notevolmente l’indotto legato all’evento, capace di generare più di 14 mila posti di lavoro part-time, per un giro d’affari da 492 milioni di dollari.

Peraltro, il settore tech è già stato abbondantemente compromesso dalla fobia di questo "virus cinese", che sta paralizzando interi comparti industriali e commerciali: le chiusure di stabilimenti Samsung e Foxconn (il gigante industriale che fabbrica anche i prodotti Apple) dureranno ancora una settimana e molte aziende hanno costretto i propri dipendenti, impossibilitati a viaggiare, a lavorare da casa, contribuendo a realizzare quello che Bloomberg ha definito "il più grande esperimento di telelavoro della storia".

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Per scongiurare ulteriori danni economici e attacchi di panico ingiustificato, aziende cinesi come Xiaomi, Vivo e Honor hanno confermato la loro presenza al MWC 2020, tranquillizzando un po’ gli animi.