Sapevi che oggi è il National Day of Unplugging? Si tratta di un'iniziativa volta a incoraggiare il popolo del web a prendersi una pausa di 24 ore dalla tecnologia e a connettersi invece con se stessi, i propri cari e la comunità in cui si vive. Ma specialmente in questi giorni, in cui l'emergenza coronavirus ci induce a fare ancora più affidamento alla tecnologia, pare un'impresa difficilmente realizzabile
In questi giorni, smart working e didattica a distanza ci costringono a non poter fare a meno della tecnologia. Molti professionisti, inoltre, non possono permettersi di disconnettersi da tutti i dispositivi. Infatti, se in alcuni casi si può rinunciare al PC per 24 ore, non si può fare altrettanto con smartphone e laptop.
Secondo gli ideatori del movimento, però, questa dipendenza dalla tecnologia ci sta facendo perdere i momenti più importanti della nostra vita o, comunque, ci impedisce di viverli a pieno, perché di fatto passiamo un'esagerazione di tempo con gli occhi puntati su uno schermo.
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Invece di perderci nei meandri dei social network o di giocare ai videogame, sarebbe il caso di spegnere la TV, leggere un buon libro e meditare. Secondo il sito, 112.000 persone avrebbero già aderito al movimento, che tra le varie iniziative propone anche di organizzare eventi ad hoc, a cui si può partecipare solo dopo aver riposto tutti i dispositivi tecnologici in un contenitore apposito.
Probabilmente, la disconnessione completa per un giorno intero è un'idea irrealizzabile. Ma sarebbe già un bel traguardo quello di ridurre il nostro tempo online. Numerosi studi hanno infatti dimostrato come l'utilizzo dei social media, in particolare Facebook, sia spesso causa di ansia, solitudine, dipendenza e depressione.
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Allo stesso modo, un giorno senza ansia da batteria scarica non potrebbe che giovarci. Perché dunque non provare?