Windows 7 rimane popolare, nonostante l'imminente fine del supporto

Anche se è risaputo che il supporto a Windows 7 sta per terminare, gli utenti non sembrano avere alcuna fretta di passare alla nuova versione del sistema operativo.

Ci sono voluti mesi prima che Windows 10 superasse Windows 7 per diventare la versione più popolare del sistema operativo: questo sorpasso è avvenuto solo a dicembre 2018.

Nel contempo, Windows 7 ha continuato a mantenersi costante, registrando addirittura una leggera crescita a febbraio 2019. Da allora, però, è in calo, anche se non così rapidamente come invece si era previsto: ad aprile 2019, oltre il 36% delle consultazioni tracciate da NetMarketShare è avvenuta tramite il sistema operativo Microsoft lanciato nel lontano 2009

A partire dal 14 gennaio 2020, Windows 7 non fornirà più gli aggiornamenti di sicurezza. Da quel momento in poi, gli unici utenti che potranno ricevere gli update saranno i "clienti business", disposti a pagare prezzi molto elevati.

» Leggi: Windows 7, fine supporto: devo abbandonare Windows 7? quando è la data di "stop aggiornamenti"?

» Leggi: Windows 7, fine supporto: come continuare a ricevere aggiornamenti con Extended Security Updates (ESU)

Ed è proprio grazie a questo target di clienti se Windows 7 non ha perso quota in maniera significativa negli ultimi mesi: per ora, si preferisce mantenere la vecchia versione del sistema operativo, perché installare Windows 10 su tutti i dispositivi aziendali sarebbe troppo dispendioso. Ma è molto probabile che le cose cambieranno dopo gennaio 2020, quando la clientela business si renderà conto che passare a Windows 10 una volta per tutte risulterà molto più conveniente che non spendere fior di quattrini per aggiornare un sistema operativo desueto come Windows 7.

Gli utenti restii ad abbandonare Windows 7 sono ancora molti. Ma il corso naturale delle cose li porterà inevitabilmente a lasciare il vecchio per il nuovo. Cambiare abitudini è difficile, ma a volte è l'unica opzione possibile.