Siete pronti a prendere il controllo del vostro smartphone, ottenere i privilegi di root e installare le ultime versioni di Android anche quando il produttore del device non distribuisce più aggiornamenti ufficiali? volete sostituire il kernel con una versione più ottimizzata? Bene! In questa guida completa rivolta ad utenti inesperti vedremo come procedere per raggiungere l'obbiettivo nel modo più veloce possibile, ma schivando tutti i pericoli. Benvenuti nella Grande Guida al modding di Android by TurboLab.it.
Passo 1: Installare Android Debug Bridge (ADB) e Fastboot
Android Debug Bridge (ADB) e Fastboot sono due programmi che consentono di impartire comandi ai dispositivi Android tramite il PC. Saperli usare costituisce la base di partenza per smanettare seriamente con il proprio smartphone/tablet: sono infatti questi gli strumenti essenziali per svolgere tutte le operazioni avanzate. Procediamo dunque con l'installazione di ADB e Fastboot:
Passo 2: Sbloccare il bootloader
Pressoché la totalità degli smartphone Android moderni ha il bootloader bloccato. In poche parole: il sistema operativo (ROM) del telefono viene verificato ad ogni accensione. In caso sia rilevato codice non-ufficiale (ovvero sprovvisto della firma digitale del produttore dello smartphone stesso) il caricamento di Android si interrompe ed il telefono si blocca.
La prima modifica da fare tramite ADB è dunque proprio lo sblocco del bootloader, ovvero la disabilitazione di questa protezione. Così facendo, potremo poi installare tutto il resto.
» Leggi: Sbloccare il bootloader di Android (bootloader unlock): guida facile in italiano
Passo 3: Installare Team Win Recovery Project (TWRP)
Team Win Recovery Project (TWRP) è un fantastico ambiente di ripristino open source per smartphone e tablet, avviabile al posto di Android per svolgere parecchie operazioni avanzate.
Contrariamente alla funzionalità analoga integrata nel sistema operativo edito da Google, TWRP funziona interamente tramite schermate touch e consente di acquisire i privilegi di root e installare ROM alternative con facilità.
Qualora non siete interessati al modding in profondità, TWRP risulta comunque interessante poiché permette la creazione di vere e proprie immagini di sistema, ovvero backup completi dello stato attuale dell'apparecchio. Per la guida all'installazione:
» Leggi: Come installare TWRP sullo smartphone Android: guida facile in italiano
Passo 4: Creare un backup completo
Ora che abbiamo installato TWRP possiamo sfruttarlo subito per creare un backup completo dello stato attuale dello smartphone. Questo ci consentirà di ripristinare la situazione corrente con grande semplicità in caso di problemi. Per la guida:
Raccomando caldissimamente di non saltare questo passaggio.
Passo 5: Rootare lo smartphone
Se siamo soddisfatti del sistema operativo originale del nostro smartphone possiamo tranquillamente mantenerlo. Ciò detto, vale la pena di valutare i benefici derivanti dal rooting. Come noto, questa operazione consente alle app di ottenere i privilegi massimi ed apre la porta a tante funzioni interessanti:
» Leggi: Come rootare lo smartphone Android: guida facile in italiano al root/rooting con SuperSU
Passo 6: Installare una ROM alternativa
La modifica software più profonda che possiamo fare al nostro smartphone è la sostituzione del sistema operativo fornito in dotazione. Installare una custom ROM, fra le quali LineageOS (erede di CyanogenMod), OmniROM e Resurrection Remix sono i nomi più popolari, può portare a benefici sostanziali: oltre al più alto grado di personalizzazione, l'assenza di skin e altre porcherie assortite, posso portare ad esempio una esperienza diretta: il mio Moto G del 2013 (il cui sistema operativo ufficiale è fermo ad Android 5.1 Lollipop) monta oggi Android 7.1.1 Nougat in un momento in cui la maggior parte dei top di gamma dell'attuale generazione è ancora ferma ad Android 6.0 Marshmallow! Se la cosa vi stuzzica (e dovrebbe):
Passo 7: Installare un nuovo kernel
Da Windows a Linux fino ad arrivare ad Android, tutti i sistemi operativi per PC, server e smartphone impiegano una componente detta kernel. L'architettura modulare di Android consente di rimuovere il kernel fornito in dotazione alla ROM in uso e sostituirlo con qualcosa d'altro, con importanti benefici in termini di prestazioni e/o maggior durata della batteria. Vediamo come procedere.
Passo 8: Installare le migliori app
Tutte le ROM e i migliori kernel del mondo servono a ben poco senza un corredo di app utili e divertenti da eseguire. Il punto di partenza con tutte le raccomandazioni:
» Leggi: TurboLab.it Android Essentials: le 25+ App indispensabili per smartphone e tablet
In caso di problemi: ripristinare la situazione originale
Le operazioni descritte in questo articolo sono piuttosto invasive e modificano in modo rilevante le modalità d'uso dello smartphone. Personalmente, consiglio vivamente una prova: nella mia esperienza, ho sempre ottenuto vantaggi enormi, in particolar modo dall'installazione di una nuova ROM.
Sappiate però che, se non sarete soddisfatti del risultato, potrete tornare indietro con grande semplicità. Nello specifico, basterà seguire questi semplici passaggi:
- Ripristinare la ROM originale - Leggi: Come disinstallare LineageOS, OmniROM, Resurrection Remix ecc. e ripristinare la versione originale di Android dal backup Nandroid creato con TWRP
- Bloccare il bootloader - Leggi: Guida: come ri-bloccare il bootloader (lock) sullo smartphone Android
Dovreste sempre riportare tutto alla situazione originale anche prima di spedire il telefono in assistenza. Alcuni produttori potrebbero infatti rifiutare l'intervento in garanzia in caso rilevassero modifiche in profondità:
Se invece lo smartphone non si accende più (soft-brick) oppure si riavvia di continuo (bootloop), la guida da consultare è la seguente: