L'agenzia di lavoro DirectlyApply ha elaborato il modello grafico di uno smart worker del 2045 che, dopo ben 25 anni di lavoro da casa, si presenta esattamente come nessuno di noi vorrebbe diventare: obeso, ingobbito, con gli occhi rossi e affossati e con un abbigliamento assolutamente trasandato, della serie "tanto lavoro da casa e non mi vede nessuno"
Il nucleo della questione è di una chiarezza disarmante: a forza di lavorare da casa, diventeremo la caricatura di noi stessi. E per rimarcare questo concetto, DirectlyApply ci presenta Susan, il remote worker del futuro, mettendo in guardia tutti coloro che, complice il lockdown imposto dalla pandemia di coronavirus, hanno rivoluzionato il loro modo di lavorare, trasferendo il proprio ufficio tra le mura domestiche
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Se il breve tragitto da letto a scrivania può offrirti più tempo libero e indipendenza, hai pensato a quali saranno le possibili ripercussioni negative per la tua mente e il tuo corpo?
Con questa domanda, DirectlyApply lancia un sassolino molto fastidioso, inducendo lo smart worker a riflettere. E poi gli sciorina una ad una tutte le conseguenze fisiche e mentali nefaste prodotte dal lavoro da remoto:
- occhi rossi, secchi e infiammati a forza di fissare lo schermo del PC (computer vision syndrome)
- occhiaie
- comparsa precoce di rughe su viso e collo
- postura errata che può provocare gobba o altri problemi a spalle e schiena
- infiammazioni alla cervicale e affaticamento dei muscoli del collo (tech neck)
- dolori alle dita e ai polsi a causa dell'uso prolungato di tastiere e mouse
- carenza di vitamina D causata dalla scarsa esposizione al sole, che può provocare perdita di capelli e alopecia, nonché colorito pallido e slavato
- obesità, data dal fatto che stando a casa ci si muove meno (non si fanno neanche quei pochi passi dal parcheggio al luogo di lavoro) ed è più facile procurarsi snack e bevande dolci (basta andare in cucina per arraffare dal frigo cibo gratis)
- stress
non voglio diventare come susan!
Ma non disperate, perché a tutto c'è rimedio! Ecco dunque alcuni preziosi consigli per non diventare come Susan e per essere ancora belli, scattanti e in forma anche dopo 25 anni di smart working:
- Quando lavori da remoto è importante mantenere una routine costante, che si adatti alla tua vita, ai tuoi livelli di produttività e alle tue esigenze lavorative: questo è essenziale per mantenere la salute emotiva quando lavori da casa. La routine, infatti, ci consente di gestire il nostro tempo e ottimizzare la nostra attenzione
- Coltiva le relazioni sociali e mantieni un contatto umano diretto con persone in carne e ossa
- Ritagliati il tempo per fare esercizio fisico, possibilmente all'aperto, per respirare aria buona e per prendere un po' di sole » Leggi: Allenarsi in casa durante la quarantena: scegli il workout più adatto a te
- Cerca di mantenere un equilibrio tra vita professionale e vita privata. Fai in modo di avere uno spazio di lavoro domestico delineato, separato dal resto della casa dove si svolge la tua vita non lavorativa. Imposta un promemoria sul telefono o sul PC per fare pause regolari, alzarti e spostarti, mangiare e bere correttamente e, se possibile, uscire all'aperto per un po' di esercizio fisico
- Utilizza il tuo tempo libero con saggezza. Uno dei grandi vantaggi del lavoro a distanza è il fatto che non devi spostarti e quindi puoi risparmiare tanto tempo, che però va impiegato bene: per socializzare con amici e familiari, fare una passeggiata nella natura o praticare un'attività di fitness che ti piace.
- Cerca di lavorare in squadra e di collaborare con i colleghi nonostante la distanza fisica. E' consigliabile pianificare riunioni di gruppo per migliorare l'organizzazione aziendale e il team building.