Binance ha aggiornato il proprio regolamento interno, impedendo agli utenti statunitensi di negoziare o depositare sul più grande exchange di criprtovalute al mondo. L'exchange con sede a Malta ha annunciato questa mattina che è in corso un'accurata analisi di tutti gli account per assicurarsi che gli utenti seguano correttamente le policy di utilizzo. Chiunque violi i termini di utilizzo (ToS) non potrà più servirsi dell'exchange per effettuare depositi o fare trading
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In particolare, nell'accordo sui termini di utilizzo aggiornato in data 14 giugno, al punto 3 (Prohibition of use) si legge che "Binance non è in grado di fornire servizi agli utenti statunitensi".
Binance ha inoltre dichiarato che, a partire dal 12 settembre 2019, "gli utenti che non sono conformi ai termini d'uso indicati da Binance continueranno ad avere accesso ai propri portafogli e ai fondi, ma non potranno più negoziare o depositare su Binance.com “. In precedenza, l'exchange aveva elencato 15 paesi e 6 stati degli Stati Uniti (inclusa New York) in una lista denominata "Elenco dei Paesi con restrizioni".
La notizia è arrivata come una doccia fredda, a distanza di meno di un giorno da quando Binance aveva annunciato che si stava espandendo formalmente negli Stati Uniti tramite una piattaforma dedicata. I portavoce dell'exchange avevano anche dichiarato che avrebbero rafforzato le pratiche di conformità e sicurezza attraverso una serie di partnership, in particolare con il fornitore di software Chainalysis e il provider di strumenti KYC / AML IdentityMind.
Le conseguenze per il mercato italiano
Gli utenti italiani potranno continuare ad operare come di consueto. L'uscita di scena del mercato USA comporta però un drastico calo dei volumi di scambio e una preoccupazione generale degli investitori, in particolar modo di tutti coloro che abbiano scommesso sulle valute alternative a Bitcoin e che, senza l'appoggio di Binance, risulteranno ora impossibilitati scambiare le monete e i token dagli USA.
Di conseguenza, molti utenti hanno anticipato l'intenzione di vendere in massa le proprie monete digitali prima che il blocco entri in vigore. Per le leggi del mercato, questo surplus di offerta genererebbe un drastico tracollo dei prezzi.
SEC contro Kik: Binance gioca d'anticipo?
Binance non ha comunicato pubblicamente le ragioni di questo brusco "dietrofront", ma è plausibile che la vicenda che vede la SEC (Security Exchange Commission) accusare la ICO "Kik" di vendita non-autorizzata di partecipazioni (security) abbia forzato la mano a Binance, preoccupata in merito a ripercussioni simili circa le frequenti IEO (Initial Coin Offering) che continuano a fioccare sulla fortunata piattaforma Launchpad.