Quanti hanno pensato di migrare a Linux ma non hanno saputo da dove cominciare? E quanti invece lo hanno provato per tornare immediatamente al vecchio, caro, conosciuto sistema? Se vi è capitato, forse, non avete pianificato bene il passaggio!!

Windows Linux: guida passaggio indolore

Il cambio di sistema operativo infatti, anche se nella pratica è un operazione piuttosto semplice, può essere molto destabilizzante se effettuato senza la dovuta preparazione.

Allora, come prepararsi al meglio per il cambiamento? Cerchiamo di vedere quali sono i punti fondamentali da seguire non necessariamente nell'ordine in cui sono presentati.

» Leggi: Windows e Linux: 10 principali differenze

1 - Motivazione

Windows Linux: guida passaggio indolore

Prima di tutto, per effettuare un passo così importante si deve essere sufficientemente motivati. Meglio non avventurarsi in questa operazione se non siete del tutto convinti o se vivete bene con il vostro attuale sistema. Se invece il sistema che state usando non vi soddisfa più o siete in possesso di un sistema obsoleto e non volete pagare per un sistema che non offre garanzie o che spia ogni vostra mossa, allora forse potreste trovare la motivazione e la determinazione necessaria ad effettuare questo importante cambiamento.

Perché scegliere Linux? Per tantissimo motivi che non starò qui ad elencare (una veloce ricerca su internet e ne troverete quanti ne volete). Ricordate solo una cosa: diffidate da chi vi dice che questo è il miglior sistema operativo o il più sicuro o il più... ! Linux è uno dei tanti sistemi operativi disponibili che funziona bene, è versatile, è gratuito e, poiché il suo codice sorgente è disponibile, offre garanzia di trasparenza. E questi mi sembrano già 4 ottimi motivi, ma non sono i soli!!

2 - Scelta

Linux è un kernel che viene utilizzato come base per assemblare moltissimi sistemi operativi (chiamate "Distribuzioni" o brevemente "Distro") uguali (nel funzionamento generale) ma diversi (nell'aspetto, nel funzionamento "al dettaglio" e nei programmi preinstallati). Anche se la base di partenza si rifà sempre a 4-5 distribuzioni principali, esistono un'infinità di distro derivate, ognuna con le proprie peculiarità, i propri pregi e, naturalmente, difetti.

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Qual'è la distro migliore? Dipende solo da chi la utilizza!! Ogni utente Linux utilizza la migliore distro! Ma troverete la vostra "migliore distro" solo con il tempo, per cominciare è molto meglio affidarsi ad alcune distribuzioni che si distinguono per essere più adatte ai novizi o agli utenti meno esperti, in modo da entrare piano piano in confidenza con questo nuovo sistema. Fra le tante disponibili, il consiglio spesso ricade su una in particolare: Ubuntu o le sue derivate. Attenzione però a non commettere l'errore di pensare che questa distribuzione sia un "giocattolo per bambini": è invece un sistema operativo maturo, stabile, sicuro e completissimo! Il consiglio di iniziare con Ubuntu è dovuto a diversi fattori tra cui la semplicità, la completezza ma soprattutto la disponibilità di documentazione e la presenza di una numerosa comunità a cui poter chiedere aiuto in caso di bisogno.

Se volete, potete provare alcuni servizi che consigliano la distro che fa per voi dopo che avete risposto ad alcune domande:

3 - Documentazione

Dovrete leggere un sacco!! Forum, guide, wiki ma anche libri, riviste,... tutto contribuisce a formare la vostra preparazione. Si può cominciare dalle basi (sarebbe molto importante conoscere le componenti base di un computer e la loro funzione), anche se, con le moderne distro, non è essenziale: è sufficiente, cercare di capire cos'è Linux e quali sono le principali e sostanziali differenze con gli altri sistemi operativi. Leggere la documentazione specifica della distro scelta (installazione su computer, installazione programmi, personalizzazioni, risoluzione problemi, ... ) invece non è opzionale ma è un passaggio fondamentale!

» Leggi: [LINUX] Glossario per newbie

» Leggi: Anatomia di una distro Linux

Se trovate tutto questo un po' noioso, potreste ravvivare l'interesse alternando alla documentazione tecnica un po' di storia riguardante Linux, il suo creatore Linus Torvalds o un altro importante personaggio del mondo dell'open source. In alternativa, utilizzare guide interattive o cercare un LUG (Linux Users Group) vicino a casa vostra.

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4 - Virtualizzazione

Una volta che vi sarete ben documentati è il momento di passare all'azione provando ad installare la distro scelta. Per evitare di fare danni dovuti all'inesperienza e per fare un po' di pratica in tutta sicurezza, meglio virtualizzare (con VirtualBox, per esempio). Una macchina virtuale dove installare Linux è una "palestra" perfetta per allenarsi al meglio prima di effettuare il passaggio definitivo!

5 - Un passo alla volta

Questo è, secondo me, il punto più importante: prima di cambiare il sistema operativo, meglio cambiare le applicazioni che utilizziamo quotidianamente! Come già detto, il cambiamento del sistema operativo può essere destabilizzante e mandare in crisi. Per evitare questo, meglio procedere per gradi e cominciare cambiando le applicazioni che utilizziamo tutti i giorni, scegliendo fra i programmi che si trovano anche su Linux. Per il browser internet non dovreste avere grossi problemi visto che ci sono Firefox, Chrome/Chromium, Opera e se siete fortunati, potreste non doverne cambiare nemmeno un programma perché magari state già utilizzando quelli disponibili anche sul sistema con il pinguino. Se dovete cercare un'alternativa a qualche programma in particolare, su internet, potete trovare facilmente liste come questa o affidarvi a servizi come Alternativeto.net o ancora cercare su Wikipedia una comparazione di una categoria di programmi (alcuni esempi: media player, gestione immagini cd, client email, ... ). Prendetevi un po' di tempo per familiarizzare con questi nuovi programmi: tutto questo lavoro servirà ovviamente a farvi trovare dei riferimenti conosciuti e sicuri nell'ambiente nuovo che troveremo su Linux.

Se non riuscite a trovare una valida alternativa ad un programma non sviluppato per Linux, potreste sempre utilizzare la versione per Windows, per esempio, attraverso Wine. Anche se questo è possibile è una soluzione che vi consiglio solo in caso di estrema necessità: alla lunga troverete molti più benefici ad utilizzare un programma, che magari non ha tutte le funzioni che desiderate, ma che "gira" nativamente su Linux!!

PS: Se cercate alternative per antivirus o simili, non ne troverete molte. Non perché non servono, Linux non è un sistema invulnerabile ma è comunque più sicuro rispetto ad altri sistemi e questo per vari motivi tra cui la struttura dei permessi Unix (magari coadiuvati da sistemi MAC), il processo di ricerca, distribuzione e installazione delle applicazioni e, non ultimo, il fatto che sia ancora scarsamente diffuso in ambito Desktop e quindi poco appetibile per i creatori di malware.

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6 - Live!

Con la virtualizzazione saremo ormai diventati bravissimi a installare la distro scelta ma, prima di effettuare l'installazione di Linux sul vostro computer fisico, avrete la possibilità di provarlo LIVE senza andare a toccare il sistema attualmente installato. Questa prova è molto importante perché vi consente di vedere se Linux riconosce correttamente tutte le periferiche del vostro computer. Provate tutto, quindi e se trovare qualcosa che non funziona, consultate internet per vedere se c'è un modo per fare funzionare tutto correttamente. Sperimentate il più possibile in questa modalità (è veramente difficile fare danno se non toccate l'hard disk!): quanto riavvierete il computer, tutto tornerà come prima della prova.

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7 - I <3 CLI

Non abbiate paura di utilizzare la linea di comando. Anche se nelle moderne distro, che hanno un'interfaccia grafica curatissima, non c'è quasi mai il bisogno di utilizzare il terminale, meglio non sottovalutare questo potente strumento. Imparare a lavorare da linea di comando può tornare molto utile perché alcune operazioni che sembrano impossibili con un programma grafico, possono richiedere pochi comandi su terminale, senza contare che a parità di comando, se impartito senza inutili orpelli grafici, questo sarà molto più efficiente e veloce! Naturalmente, per tornare al punto 5, potete allenarvi ad utilizzare il terminale anche su Windows 10 o versioni precedenti.

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8 - Piano B

Accertarsi di avere sempre un piano B che, in questo caso, significa non sovrascrivete immediatamente il vostro vecchio sistema operativo ma piuttosto create lo spazio necessario per installare Linux a fianco in "dual boot": così all'accensione del computer vi verrà mostrata una schermata dove potrete scegliere quale sistema avviare. Questa operazione non è strettamente necessaria, soprattutto se vi siete preparati bene e non avete riscontrato problemi durante la prova "Live", ma risulta essere una "rete di sicurezza" psicologica più che altro: l'idea di poter tornare al vecchio sistema in pochi click vi farà lavorare sul nuovo sistema più serenamente.

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9 - Siate pronti

Questa non vuole essere una minaccia né un tentativo di dissuasione ad effettuare il passaggio a Linux ma... siate pronti ad incontrare qualche problema. Con questo non voglio dire che incontrerete sicuramente qualche problema anzi, nella maggior parte dei casi, filerà tutto liscio, ma cercate di essere mentalmente preparati ad affrontare un problema che potrebbe venir fuori e per questo, vi consiglio di vedere il presentarsi di un problema non come un cosa negativa ma come un'opportunità, uno spunto, per andare ad approfondire un argomento, sapendo che il tempo speso a risolvere quel problema contribuirà a farvi conoscere meglio il computer e il vostro nuovo sistema operativo.

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