Il backup dei dati, questa “misteriosa” operazione che, ancora troppe persone, non eseguono con regolarità, salvo poi doversene pentire amaramente nel momento in cui perdono, per qualsiasi motivo, tutte le foto che conservavano nel cellulare smarrito, l’importante relazione per il capo a cui stavano lavorando da settimane e tutta la posta cancellata per errore. Non esiste poi solo l’errore umano, che può portare alla perdita dei dati, ma un hard disk può rompersi o l’arrivo di un virus può criptare i dati rendendoli irrecuperabili se non dietro il pagamento di un riscatto.

Il salvataggio dei dati, sia in ambiente casalingo che aziendale, è ormai una operazione molto semplice che permette di ripristinare, in caso di problemi, i dati persi, e riprendere il proprio lavoro, in poco tempo. Se continuerete a non fare il backup dei dati non cambierà niente, però non disperatevi poi, quando succederà qualcosa al vostro computer/smartphone e perderete tutto il suo contenuto.

L’importanza backup dati personali

Le considerazioni che vedremo nel resto dell’articolo valgono sia per un utente casalingo, per cui perdere tutte le foto delle ultime vacanze è un danno importante, che per una azienda che rimane senza la documentazione fiscale dell’ultimo anno e non ha modo di ripristinarla.

Cosa salvare

La prima cosa da decidere è cosa salvare, quali sono i dati più importanti da includere sempre e quali non sono così indispensabili o almeno non sono da salvare ogni giorno. A seconda della quantità di dati che avete da salvare ci sarà un impegno di tempo, risorse del computer e spazio per contenere il salvataggio.

Una cosa per me importante è eseguire un backup dell’intero sistema operativo, tramite programmi appositi come Aomei Backupper o Clonezilla, solo per citare due nomi dei programmi gratuiti, però richiede del tempo per farla e le sue dimensioni sono sempre piuttosto grandi, non avrebbe però senso rifarla ogni giorno, ma va fatta solo in caso di modifiche importanti al sistema operativo.

Altri dati che magari non è sempre necessario salvare tutti i giorni sono l’archivio della musica, delle immagini o dei video, se non hanno avuto cambiamenti, a differenza di documenti e posta perché qualche modifica possono averla sempre subita.

Tipi di backup

Esistono tre tipi principali di backup: completo, differenziale, incrementale.

Un backup completo dei dati va eseguito almeno la prima volta che lo fate nel vostro sistema e deve contenere tutto quello che vi serve mettere in sicurezza. Chiaramente, a seconda della quantità di dati da salvare, richiede più tempo e spazio nell’unità di salvataggio.

Nel backup differenziale si salvano solo i file modificati dall’ultimo backup completo. Se la domenica viene eseguito un backup completo, il lunedì si salvano solo i dati modificati in quel giorno, il martedì vengono salvati i file modificati il lunedì e il martedì, e così via sino alla prossima domenica.

Nel backup incrementale si vanno a salvare solo i dati modificati dall’ultimo backup eseguito. Supponendo sempre il backup completo domenicale, nel resto dei giorni si salvano solo i dati modificati in giornata.

Se il venerdì dovesse verificarsi un problema che porta alla perdita di tutti i dati, con un backup differenziale bisogna ripristinare quello completo della domenica e quello eseguito il giovedì, in caso di backup incrementale vanno ripristinati tutti i backup incrementali dal lunedì al giovedì oltre a quello completo domenicale.

Quale strategia scegliere?

Dipende tutto dalle vostre esigenze, dalla quantità dei dati da salvare e dallo spazio che avete a disposizione dove salvarli. Nulla vi vieta di fare un backup completo ogni giorno se vi sentite più sicuri.

Come salvarlo

Microsoft ha implementato (finalmente) uno strumento di backup, che ammetto di non aver mai provato perché richiede un account Microsoft e il salvataggio dei dati finisce su Onedrive, così mi sono sempre rivolto a programmi di terze parti come Uranium Backup, SyncBackup, Fbackup o, senza installare programmi esterni si può utilizzare Robocopy.

Tutti i programmi richiedono un minimo di configurazione, però, dopo qualche tentativo, dovreste riuscire a creare il backup desiderato.

L’importanza backup dati personali

Quando salvarlo

Una volta scelti i dati da salvare e il tipo di backup da usare, bisogna pianificare ogni quanto tempo farlo. Giornaliero, settimanale, in pausa pranzo, la scelta dipende sempre da quanti dati avete da salvare e da quanto sono importanti per voi.

Io sono per un backup in più del necessario, ma così da essere sicuro di avere sempre una copia di quello che mi serve. I programmi che ho elencato prima richiedono solo una configurazione iniziale e poi, a meno di aggiunte alle cartelle che contengono i dati da salvare, potete solo verificare se hanno dato qualche problema nei salvataggi.

L’importanza backup dati personali

Dove salvarlo

Una cosa importante dei backup è scegliere i supporti, o i servizi, più adatti per contenere i dati salvati. “3-2-1” e “3-2-1-1-0”, non si tratta di due strane formazioni di calcio alla Oronzo Canà, ma di due regole, che se rispettate, dovrebbero garantire un backup di successo e un ripristino dei dati persi efficace.

“3-2-1” prevede la creazione di tre copie dei dati da salvare, su due supporti diversi e una di queste copie deve essere conservata in un luogo diverso da dove si trovano i dati originali.

Supponiamo di salvare i dati di un server, in un Nas in rete e in un disco esterno USB, conservando il tutto nell’ambiente dove si trova il server. Se ci fosse un incendio si correrebbe il rischio di perdere irrimediabilmente tutto quanto senza avere la possibilità di ripristinare i dati.

Ma se la terza copia di backup si trova su Onedrive, Google Drive o presso un'altra sede dell’azienda, i dati sarebbero ripristinabili. Magari ci vorrà più tempo ma non avrete perso tutto quanto.

“3-2-1-1-0” aggiunge un paio di numeri alla regola precedente, il tutto per rendere ancora più sicuro il backup, il secondo uno prevede l’utilizzo di un disco USB esterno, per esempio, che contenga una ulteriore copia di backup dei dati e che sia staccato dalla rete, e dai computer, dopo averlo utilizzato.

Se un attacco hacker dovesse cancellare l’intera rete aziendale, potete sempre ripartire da questo supporto.

Lo zero è la verifica dei dati salvati così da avere zero errori quando li andate a ripristinare.

Queste due regole sono magari più adatte a un ambito aziendale, ma per un uso casalingo avere un secondo hard disk (non una seconda partizione nello stesso disco che contiene i dati) nel computer, oppure un paio di dischi esterni dove salvare i dati, se non vi fidate dei servizi online, non implica grosse spese e mette al sicuro i vostri dati importanti.

Conclusioni

La scelta di cosa salvare, come farlo e ogni quanto eseguire il backup è personale, la cosa che voglio sottolineare è che il backup, prima o poi vi servirà riutilizzarlo, e va quindi fatto con una certa regolarità. Per dire quanto è importante è stata istituita anche una giornata mondiale del backup il 31 Marzo di ogni anno.