Ubcoin è un progetto basato su blockchain decisamente promettente. Si tratta infatti di una nuova piattaforma per la compravendita di merci (abbigliamento, elettronica, beni di consumo ecc.) impostata seguendo il modello che ha reso celebre eBay, ma che adotta il pagamento tramite criptovaluta. Il servizio corteggia dunque tutti coloro che dispongano di ampi borsellini criptovalutari e siano interessati a spendere il proprio credito senza passare dal circuito monetario tradizionale (fiat). All'estremo opposto, le persone interessate possono entrare in possesso di monete digitali semplicemente vendendo prodotti di seconda mano, senza investire denaro o confrontarsi con le complessità degli exchange. Vediamo allora in dettaglio di cosa si tratta in questa recensione di Ubcoin e cerchiamo di rispondere alla domanda: Ubcoin è un buon investimento?
nota: questo articolo fa parte de La Guida Definitiva a Bitcoin. Per una trattazione strutturata del fenomeno "Bitcoin e criptovalute", con approfondimenti e guide pratiche adatte anche ai principianti, raccomandiamo di partire da qui:
Premessa alla recensione di Ubcoin
Questo video-articolo è stato sponsorizzato da Ubcoin. Ciò premesso, è bene chiarire che ricevo almeno 5 richieste di review a pagamento ogni mese (erano molte di più in passato) da parte di vari cripto-progetti, ma continuo a scartare pressoché la totalità di esse. Ho accettato la review di Ubcoin perché, personalmente, ritengo sia un progetto valido e con buone prospettive.
In particolare, ho valutato Ubcoin come "molto promettente" perché si presenta con:
- un'idea e un prodotto interessanti
- partnership con brand di primo piano
- la prima versione del prodotto (MVP) già in fase di pre-lancio
- un team consolidato e particolarmente ampio
Ribadisco però che non sono un promotore finanziario e questo articolo non costituisce consiglio all'investimento
» Vedi: Ubcoin Market
[nota di trasparenza: TurboLab.it otterrà una commissione su ogni partecipazione effettuata partendo da questo link]
Un "market" per comprare beni... con le cripto
Come ho ampiamente argomentato nel mio controverso articolo Bitcoin è una bolla speculativa che scoppierà presto (video), sono convinto che le criptovalute siano qui per restare, ma che, oggi, si tratti di un mercato guidato principalmente dalla speculazione: sostanzialmente nessuno le usa realmente come mezzo per effettuare pagamenti o accedere ai servizi! Sì, certo, vi sono alcuni negozi che accettano Bitcoin, ma siamo ancora lontani da qualcosa di realmente pervasivo come possono essere le carte di credito o anche dal solo PayPal.
Di conseguenza, guardo sempre con interesse ai progetti che mirano ad incrementare l'uso delle "cripto" nella vita di tutti i giorni e ad aumentare il coinvolgimento da parte del grande pubblico.
Ubcoin potrebbe essere proprio uno di questi servizi. Si pone infatti come una piattaforma nella quale gli utenti privati possono mettere in vendita i propri prodotti seguendo il modello reso celebre da eBay
Il materiale informativo spiega come funziona illustrando un ipotetico caso pratico:
- una utente (senza alcuna esperienza in criptovalute) vuole vendere il proprio vecchio computer
- crea un annuncio sulla piattaforma Ubcoin
- un altro utente, che già dispone di criptovalute ottenute tramite mining o trading, vede l'annuncio ed è interessato ad ottenere detto computer
- i due organizzano la vendita
- il pagamento avviene in criptovaluta
- il venditore può ora decidere se conservare la criptovaluta ricevuta, utilizzarla per acquistare altri beni sulla piattaforma oppure convertirla in denaro contante (fiat)
L'aspetto positivo è costituito dal fatto che non è necessario che il venditore abbia competenze in ambito di criptovalute, mentre il compratore può spendere direttamente le proprie monete digitali senza passare per il sistema monetario "regolare"
Per il venditore, la ricezione del pagamento in criptovaluta implica anche una drastica riduzione dei costi di commissione dovuti al gateway di pagamento. PayPal, ad esempio, trattiene circa il 3,5% di ogni pagamento ricevuto dai venditori con volumi limitati. Grazie al pagamento in gettoni digitali, invece, il dovuto precipita a frazioni di euro per somme commensurabili.
Vi è anche la certezza del pagamento: il denaro viene infatti gestito da uno Smart Contract automatico, che trasferisce il credito non appena riceve conferma circa l'avvenuto passaggio di proprietà della merce. Lo smart contract viene eseguito quando il compratore inquadra con l'app il codice QR generato dal sistema Ubcoin per il bene acquistato.
In caso di contestazioni, è previsto un sistema di arbitrariato a due livelli. Il primo, è presieduto da due utenti particolarmente meritevoli (che ricevono un compenso per il proprio lavoro) e scelti a caso dal sistema. L"'appello" è invece demandato allo staff di Ubcoin.
Come ogni progetto lanciato di questi tempi non può mancare il riferimento all'intelligenza artificiale (AI). Nel caso di Ubcoin, l'AI è impiegata per facilitare la localizzazione dei prodotti richiesti dai potenziali acquirenti tramite l'interpretazione del linguaggio naturale, filtrare contenuti inadatti, rilevare le frodi, svolgere l'identificazione alla registrazione (KYC) e fornire supporto preliminare.
Il token "UBC"
Il sistema Ubcoin utilizza una valuta proprietaria (simbolo: UBC).
Si tratta di un classico "token" (gettone) in formato ERC-20, conservabile dunque all'interno di MyEtherWallet o di qualsiasi altro borsellino compatibile con la rete Ethereum
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Tutte le transazioni sulla piattaforma si svolgono in UBC: l'acquirente paga il venditore in UBC, il quale pagherà eventuali tariffe di inserzione nella stessa valuta
Si presenta dunque un punto di potenziale attrito: come fa il compratore ad ottenere i gettoni UBC? La risposta è che l'utente deve procedere tramite un servizio di exchange, nel quale scambiare le criptovalute che già detiene (Bitcoin, Ethereum ecc.) con i gettoni UBC da impiegare per il pagamento della merce.
In realtà, questo non dovrebbe costituire un freno realmente significativo. Il servizio, almeno allo stato attuale, si rivolge infatti specificatamente agli utenti interessati ad utilizzare le criptovalute che già possiedono per acquistare beni reali. È dunque presumibile che detti utenti siano già ampiamente abituati all'uso degli exchange
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Lato-venditore, invece, non è richiesta alcuna esperienza in ambito di criptovalute. Certo poi chi riceve i gettoni dovrà gestire la conversione (in caso si desideri ottenere denaro fiat), ma è facile prevedere che, se effettivamente verranno generati volumi di vendita interessanti, l'occasione di business spingerà i venditori ad attrezzarsi con le giuste competenze per non perdere l'occasione.
Come ulteriore incentivo a conservare i token senza convertirli, è previsto che i detentori di token UBC ottengano uno sconto sulle tariffe di inserzione.
A chi si rivolge (differenze rispetto a eBay)
La piattaforma Ubcoin si rivolge principalmente a due tipologie di utenti.
Per quanto riguarda i venditori, Ubcoin mira ad attrarre i privati che abbiano sentito parlare di criptovalute e siano interessati ad accumularne un po' nella speranza di guadagnare con la rivalutazione del prezzo, ma non siano disposti ad investirvi denaro (vuoi per mancanza di fiducia, vuoi per un deficit in termini di competenze). Tramite la piattaforma possono quindi ricevere criptovaluta semplicemente liberandosi di prodotti usati.
Per gli acquirenti, invece, si citano gli "early adopter", ovvero coloro che siano entrati nel mercato criptovalutario molto presto e ora detengano volumi importanti di monete, e vorrebbero spenderla senza incorrere nelle elevate commissioni dei servizi di scambio "da cripto a fiat" e senza i rischi di depositare le cripto in conti esposti al rischio di hack
Le partnership con Samsung e Fly
Il successo di Ubcoin sarà in massima parte decretato da quanti utenti attivi raccoglierà la piattaforma. In particolare, l'aspetto cruciale sarà la capacità di raccogliere utenti interessati a comprare: i venditori seguiranno di conseguenza.
Il "circolo vizioso" iniziale è però costituito dal fatto che, senza una variegata e ampia disponibilità di prodotti in vendita, difficilmente arriveranno gli acquirenti. Ma senza acquirenti, i venditori non hanno incentivi a mettere in vendita i propri prodotti. Un gatto che si morde la coda, insomma.
Per sbloccare la situazione, il gruppo Ubank che sviluppa Ubcoin conta molto sulla propria partnership con Samsung, il colosso mondiale dell'elettronica. Già dal 2007, infatti, Samsung pre-installa le app edite da Ubank sugli smartphone commercializzati in 10 Paesi dell'est Europa e Asia centrale: Russia, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Moldavia, Tagikistan, Uzbekistan, Ucraina.
Fra le app citate al momento in cui scrivo questo articolo ci sono NaviFon (navigazione satellitare, 1 milione di installazioni), uTalk (messaggi e social, 20 milioni di installazioni) e Ubank (pagamenti e invio denaro, 16 milioni di installazioni).
Fra i modelli sui quali Samsun preinstalla le app citate per effetto della partnership vi è anche il "flasgship" Galaxy S9, ma ovviamente solo quando commercializzato all'interno dei 10 Paesi citati.
Ubcoin verrà integrato proprio all'interno dell'app Ubank, raggiungendo così istantaneamente 16 milioni di installazioni. In realtà, il numero di utenti attivi dichiarato è di 2.5 milioni (200.000 attivi quotidianamente): un numero nettamente più ridotto, ma anche certamente più verosimile e comunque molto elevato.
Il fatto stesso che la partnership fra Ubank e Samsung perduri da oltre 10 anni è un'indicatore importante: significa che Ubank riesce a generare una buona redditività, e anche Samsung ottiene un ritorno economico talmente significativo da rimanere disponibile alla collaborazione.
Ubank mantiene una partnership analoga anche con un secondo produttore di smartphone: si tratta di Fly, un'azienda che non opera sul territorio italiano ma pare essere uno dei principali produttori di apparecchi a basso costo per il mercato russo e dei Paesi dell'est. Anche in questo caso, i dispositivi venduti da Fly offrono l'app Ubank pre-installata
A differenza di Samsung, l'accordo con Fly vale per gli smartphone venduti in tutto il mondo... ma poiché il gruppo opera solo in un numero limitato di nazioni, è comunque altamente improbabile che lo noteremo in Italia o in USA.
Spulciando fra le informazioni disponibili sul sito ho scoperto che Ubank ha già firmato un terzo contratto per la preinstallazione della propria app nei territori asiatici: la controparte è niente di meno che il colosso Huawei. A quanto pare, però, la fase attuativa non è ancora iniziata e si guarda al prossimo futuro. Il team ha inoltre dichiarato di aver ricevuto richieste analoghe da parte di LG, Nokia e Motorola.
Oltre alla pre-installazione da parte delle aziende citate, l'app di Ubank è liberamente disponibile sugli store ufficiali di Android e iOS. In vero, il contatore su Google Play mostra soltanto circa 25 mila installazioni: indubbiamente un numero elevato per la media, ma anche un chiaro segnale che la maggior parte degli utenti viene raggiunto tramite la pre-installazione sugli smartphone commercializzati dai partner.
Il gruppo è consapevole di questa situazione ed ha chiarito che gli investimenti in campagne marketing sono ridotti al minimo per tagliare i costi. Questo si traduce in un costo per l'acquisizione di nuovi utenti fra i più bassi del settore.
Perché non usare Bitcoin?
Una classica domanda da porsi quando si valutano progetti criptovalutari riguarda il motivo per cui è stato scelto di usare un token proprietario invece di una criptovaluta preesistente (Bitcoin fra tutte). In altre parole: non si poteva fare la stessa cosa, ma accettare pagamenti in Bitcoin?
Il team ha argomentato che UBC è un "utility token", ovvero principalmente un "gettone" da spendere per accedere ai servizi della piattaforma. Detto gettone può ovviamente aumentare di valore in caso ve ne sia effettiva domanda, ma non è una "moneta" come invece può essere Bitcoin.
La scelta di usare un token è dettata principalmente dalla necessità di stabilire una base comune fra venditore e acquirente: lasciando spazio a valute preesistenti, ad esempio, l'acquirente avrebbe potuto scegliere di accettare solo Bitcoin e Ethereum, mentre il compratore desiderava pagare in XRP (Ripple) o EOS
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Questa libertà avrebbe aumentato la complessità, costringendo gli utenti a studiare i singoli progetti per capire quali accettare e quali scartare.
Inoltre, il team dichiara di aver previsto meccanismi di acquisto, vendita e distruzione token (burn) finalizzati a ridurre la volatilità del prezzo di UBC in equivalente fiat.
Evoluzioni future
Per quanto riguarda il futuro, la roadmap è decisamente interessante.
L'integrazione di Ubcoin all'interno dell'app Ubank nel mercato asiatico dovrebbe essere imminente, così come l'esordio di UBC sugli exchange e il beta-testing dell'app.
L'effettiva disponibilità del servizio in forma completa nell'Europa dell'est è previsto per il primo trimestre del 2019. Nel corso dello stesso anno le operazioni saranno estese alla Korea prima e All'America latina subito dopo, parallelamente al potenziamento delle funzionalità di intelligenza artificiale.
Per il 2020-2022 ci si aspetta il lancio in nord America, la crescita organica della piattaforma e miglioramenti vari.
Il team di Ubcoin
Ubcoin è un prodotto realizzato da Ubank, un'azienda consolidata nei mercati dell'est con un buon portafoglio di altri prodotti, investitori, impiegati e partner. Gli uffici fisici si trovano a Mosca.
La squadra è composta da oltre 50 persone, quasi la metà delle quali occupate nello sviluppo delle soluzioni su mobile. Per quanto riguarda il settore blockchain, invece, sono espressamente dedicate 5 risorse fulltime. Il resto si divide fra vendite, marketing, supporto e gestione dei progetti
Non ho dedicato molto tempo alla valutazione dei singoli membri del team proprio perché non siamo davanti ad una "startup", ma ad un gruppo consolidato e operativo sin dal 2009.
Ubank ha dunque una reputazione e una storicità importante alle spalle, riconosciuta dal gruppo di investimento Runa Capital (uno dei più importanti in Russia) che l'ha finanziata con 8 milioni di dollari nel 2013.
Ad aprile 2018, Ubank ha ricevuto un secondo round di finanziamenti da parte del fondo Inventure Partners. A maggio 2018, anche il fondo Amereus Group di Singapore ha investito una somma non comunicata sull'azienda, allo scopo di facilitare lo sviluppo dello specifico Ubcoin Market per il mondo asiatico.
Attività community
Il team di Ubcoin partecipa regolarmente a fiere di settore ed organizza "meetup" in oriente. Gli appuntamenti più recenti sono stati al Wuzhen World Blockchain Conference tenutosi vicino a Shanghai e l'incontro con la community presso Novotel Ambassador Gangnam a Seoul
I commenti sui vari siti dedicati alle "ICO" sono, mediamente, favorevoli.
Il canale Telegram ufficiale conta circa 2.000 iscritti, mentre nella chiassosissima "chat" degli utenti si trovano addirittura 23.000 persone.
@ubcoin su Twitter conta un ottimo numero di follower: oltre 20.000. Sul gruppo Facebook ci sono più o meno 15.000 persone.
Non è (ancora?) presente un gruppo Reddit, mentre il blog su Medium è qui.
Il codice sorgente è pubblicato su Github.
Presentazione generale e whitepaper
Il sito ufficiale è curato e accattivante. È localizzato in molteplici lingue, compreso un ottimo italiano.
Il whitepaper è gradevole, ben impaginato e sufficientemente approfondito. E' anch'esso stato tradotto in italiano.
Condizioni di ICO
Il lancio di Ubcoin si è svolto in due fasi: una pre-sale privata e una ICO pubblica in scadenza il 27 agosto 2018
Le numeriche sono:
- max. 650.000.000 UBC (hard cap)
- 5% dei token venduti in pre-sale privata
- 45% dei token venduti in ICO pubblica
Il restante è allocato al team e allo sviluppo del progetto.
» Vedi: Ubcoin Market
Lodevole la decisione di allocare fino al 10% del capitale ad un eventuale "buy back" del token finalizzato a stabilizzare il prezzo. Inoltre, il 5% dei token raccolti dalle transazioni sulla piattaforma verranno distrutti (burn) per ridurre il bacino di gettoni disponibili ed aumentarne il valore.
Conclusioni
In questo articolo ho proposto la mia review di Ubcoin: un progetto che, da un lato, potrebbe facilitare l'ingresso di molte persone nel mondo delle criptovalute e, dall'altro, consentire a chi detiene borsellini criptovalutari importanti di spendere i propri avere in prodotti fisici senza passare dal denaro fiat
Uno dei punti di forza del progetto è sicuramente il team: Ubank non è una startup, ma di un'azienda consolidata e con una pluriennale presenza sul mercato, la cui app principale viene già oggi utilizzata attivamente da un buon bacino di persone.
La preesistente partnership con Fly e Samsung è eccellente, e potrebbe essere ulteriormente potenziata: se il servizio prenderà piede, magari Ubank potrebbe riuscire ad aumentare la posta in gioco e convincere Samsung a pre-installare l'app anche nel mercato europeo e USA, rendendo l'esposizione del servizio davvero mondiale. Per il momento, comunque, si tratta di mere illazioni.
Non pare essere invece un'illazione il contratto già firmato con Huawei: dovesse effettivamente essere implementato, si assisterebbe ad un ulteriore aumento di popolarità nel brevissimo periodo.
Ovviamente non vi sono garanzie di successo, ma le premesse sembrano esserci. Fra i tanti cripto-progetti nei quali investire, Ubcoin pare essere una scelta ricca di potenziale
» Vedi: Ubcoin Market
