Come (non) sistemare gli errori di Windows con il programma Restoro

Molti siti, più o meno attendibili, pubblicano articoli su problemi informatici e in mezzo inseriscono delle righe, o dei box, in cui, oltre a fornire indicazioni molto generiche su come risolvere il problema, invitano a scaricare questo o quel programma miracoloso in grado di curare tutti i mali del computer. Le persone non troppo esperte potrebbero pensare che il programma riesca a risolvere il problema segnalato nell’articolo. Nella maggior parte dei casi si tratta di programmi PUP inutili il cui unico scopo e di farvi spendere dei soldi per farvi riparare problemi spesso inesistenti o sistemabili in altri modi (gratuiti).

In questo articolo ho voluto dare uno sguardo a Restoro che, come vedete dal sito ufficiale, sembra in grado di fare di tutto, si legge persino “Hardware repair”.

La cosa che mi ha colpito è stata la scritta più in basso “Powered by Reimage Patented Tecnology”, di Reimage, altro programma di dubbia natura, mi ero occupato in questo articolo.

Invece cliccando sopra un banner, di quelli presenti nelle pagine di un articolo, si arriva a un sito come questo.

Installiamo così Restoro e come non accettare un così gentile invito per avviare la scansione.

Mettendo a confronto le schermate iniziali di Restoro e Reimage si notano anche qui delle “strane similitudini”, stesse fasi di analisi, utilizzo di termini, non proprio comuni come “frustrazione”, simili se non uguali.

Segue una lunga fase di rilevazione delle componenti hardware del computer e il controllo della stabilità del PC. Mi dice che non ha rilevato niente di nuovo dall’ultima volta che era stato usato Restoro, peccato fosse la prima volta che lo usavo in questo computer.

Si dice in grado di rilevare in tempo reale eventuali malware, però non controlla l’intera unità. Ma è un antivirus oppure no?

Si prosegue con la scansione del registro di configurazione dove trova alcuni problemi. Quali non è possibile saperlo.

Nel sommario finale il “capolavoro” di traduzione in italiano del programma, se impiegate meno di cinque minuti per trovare gli “elementi di stabilità” e capire cosa vogliono dire siete bravi.

Iniziando la riparazione si vede un report, che però non mostra i dettagli, dei problemi trovati e del costo delle varie licenze che vi permetteranno di fare le scansioni complete oltre a “Scarica Nuovi, Sani File”.

Nonostante Restore si possa rimuovere dalle applicazioni installate, come da loro istruzioni, rimangono varie chiavi di registro.

Un ulteriore controllo con Adwcleaner e HitmanPro rivela le chiavi di registro rimaste, HitmanPro le attribuisce a ReimageRepair.

Questa volta le recensioni su Trustpilot sono almeno più credibili, proprio per la presenza di varie critiche negative, di quelle che avevo trovato per questi tre presunti antivirus.