Già a gennaio, Google aveva annunciato una proposta di modifica del sistema di estensioni di Chrome, denominato Manifest V3, che avrebbe impedito agli ad blocker di funzionare in modo efficiente. Tuttavia, in seguito alle reazioni fortemente negative manifestate degli utenti, Google ha corretto il tiro, annunciando che le predette modifiche non coinvolgeranno gli utenti aziendali di Chrome, che quindi potranno ancora usufruire a pieno del blocco degli annunci pubblicitari.

Google limiterà block, utenti aziendali non cambia nulla - Annotazione 2019-05-30 172757

Manifest V3 promette una trasformazione a 360 gradi del sistema di estensioni di Chrome, tra cui un rinnovamento del sistema di autorizzazioni e una modifica sostanziale al funzionamento dei dispositivi di blocco degli annunci.

In particolare, i moderni strumenti di blocco degli annunci, come uBlock, Origin e Ghostery, utilizzano l'API webRequest di Chrome per bloccare gli annunci prima ancora che vengano scaricati. Con Manifest V3, invece, Google impedisce all'API webRequest di bloccare una particolare richiesta prima che venga caricata. La proposta di Google, che di fatto limita la possibilità dell'utente di navigare sul Web senza fastidiosi annunci pubblicitari, ha sollevato pesanti critiche sia da parte degli utenti che da parte degli sviluppatori di estensioni.

Per questo, Google ha fatto un passo indietro, dichiarando che Chrome avrà ancora la capacità di bloccare i contenuti indesiderati, ma ciò avverrà solo per gli utenti aziendali paganti.

Per tutti gli altri utenti, invece, Google è rimasta ferma sulle proprie proposte di modifica al sistema degli ad blocker, che quindi funzioneranno in maniera meno efficace.

La logica sottesa a questa scelta è facilmente intuibile: se Google consentisse agli ad blocker di continuare a funzionare, si tirerebbe la zappa sui piedi perché così facendo ridurrebbe i suoi introiti. Per gli utenti aziendali di Chrome, invece, non cambia nulla perché questi, di per sé, già costituiscono per Google un flusso di entrate a parte.