State tranquilli, la gente non è andata al mare per Pasqua. Sono stati tutti in casa, come voi!

Code tangenziale andare mare: bufala Pasqua - FrShot_1586844558

Nei giorni scorsi, il web pullulava di video e foto di interminabili code ai caselli autostradali di tutta Italia, da Nord a Sud. In particolare, è diventato molto popolare il filmato di un romano che, tra l'incredulo e l'indignato, ha ripreso dalla finestra di casa il serpentone di auto in coda diretto verso il litorale, in barba alle misure anti-coronavirus.

Una compiacente testata giornalistica, sempre pronta ad acchiappare click, ha immediatamente pubblicato il video, rincarando la dose di imprecazioni nei confronti di tutti quegli "irresponsabili che per Pasqua si dirigono verso le seconde case al mare".

Ma i dati forniti dalle autorità certificano una realtà molto diversa: ieri, nella sola capitale, sono stati effettuati 25 mila controlli. A fronte di questo numero imponente di fermati, solo 100 sono stati multati. Ovvero lo 0,4% dei controllati.In altri termini, le persone fermate avevano praticamente tutte un giustificato motivo per circolare.

Come mai, quindi, tutto questo traffico?

Il traffico che si vede nei video diventati virali è stato l’effetto stesso dei controlli: restringimenti di carreggiata e posti di blocco hanno causato file più lunghe del previsto. In occasione del ponte pasquale, infatti, i controlli sono diventati più rigorosi e il numero dei posti di blocco è aumentato, causando ripercussioni anche sul traffico ridotto di questi giorni.