Stamattina, mentre facevo colazione, ho notato che alcune bustine di tè Lipton riportavano una dicitura molto particolare, ossia "per parlare con gli amici non serve una chat". Comunque la si pensi, è proprio il momento sbagliato per una campagna pubblicitaria di questo tipo
Complici il coronavirus e i vari lockdown imposti dall'alto, ormai è più di un anno che la gente rinuncia forzatamente a incontrare amici e parenti anche sono per un tè o un caffè. Ma paradossalmente Lipton bacchetta chi tenta di rimanere in contatto con gli amici almeno virtualmente, servendosi della tecnologia.
Vogliamo sperare che la campagna pubblicitaria dell'azienda specializzata nella produzione di tè sia stata pensata in tempi non sospetti, quando ancora il covid non era entrato nelle nostre vite. E condividiamo il fatto che vedersi di persona, magari davanti ad una tazza di té, sarebbe sicuramente più appagante che scriversi un messaggio.
Tuttavia, al momento, è certamente preferibile sentirsi per telefono, messaggiarsi o al massimo vedersi tramite webcam. E per fortuna che esiste la tecnologia, aggiungerei.
Quindi, cara Lipton, il tuo té sarà anche buono, ma in un periodo del genere i tuoi suggerimenti pubblicitari ci sembrano davvero fuori luogo.