La banda del bancomat sta mettendo a segno su tutto il territorio nazionale azioni volte a manomettere gli ATM in servizio h24 per asportarne denaro. Ma sempre più spesso i rapinatori si affidano alla tecnologia: gli basta usare un computer portatile per inserirsi nel circuito dello sportello automatico e far sì che il bancomat inizi ad erogare le banconote

Rapina hi-tech: banda bancomat si affida tecnologia - ATM-attack-trends-800x440_cover

Perché usare gas o esplosivi dirompenti quando può bastare un semplice computer? E' questo il pensiero dei rapinatori che, incuranti della telecamera con l’obiettivo puntato proprio sul bancomat, innanzitutto manomettono la cornice che ospita la lampada che dà luce alla tastiera e al display digitale. Quindi, raggiunti i cavi del computer interno, a cui si collegano con un portatile, dispongono in pochi istanti plurime operazioni di prelievo. E così, senza botti o deflagrazioni, il bancomat inizia a erogare banconote.

Al momento, non si sa ancora se queste rapine hi-tech stiano avendo successo, né si conosce l'esatto importo dei bottini. Presso un bancomat Carisbo di Casalecchio di Reno (BO), ad esempio, il sistema di allarme della banca è entrato immediatamente in funzione e i rapinatori si sono dileguati, inseguiti da una pattuglia di vigilanza privata che era nelle vicinanze. Anche presso la filiale Fideuram di Parma non vi sono state particolari conseguenze.

Quel che è certo, però, è che prima d'ora rapine così sofisticate e tecnologicamente avanzate non erano mai stata messe a segno. Di conseguenza, come riportato da un quotidiano locale, i carabinieri a cui sono state affidate le indagini dovranno fare i conti con un quadro criminale inedito, certamente più evoluto e anche meno pericoloso per i residenti che abitano nei pressi della filiale presa di mira.