In questo periodo ho spesso bisogno di spostare rapidamente decine di gigabyte di dati fra PC diversi. Allo scopo, ho acquistato Samsung Portable SSD T7: una memoria esterna da 1 TB, con collegamento USB 3.2 Gen. 2, compatibile sia con PC, sia con smartphone Android. Contrariamente ai dischi USB "classici", qui stiamo parlando di un SSD portatile con tecnologia NVMe, in grado di garantire velocità mai viste fino ad ora su un disco esterno. Ebbene: dopo alcune settimane d'uso, vi racconto come va, se è stata una buona scelta e quali risultati possiamo aspettarci in termini di velocità in questa mia recensione e prova pratica di Samsung Portable SSD T7
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nota: Samsung Portable SSD T7 è ora la nostra prima scelta quale "migliore disco USB":
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Dimensioni, peso, aspetto
Non appena averlo estratto dalla confezione, ho temuto di essere stato fregato: Samsung Portable SSD T7 è infatti talmente leggero da sembrare un giocattolo. L'ago della bilancia indica circa 70 grammi: se confrontato ai quasi 150 grammi del mio precedente disco portatile a piatti magnetici, la differenza è impressionante.
Anche gli ingombri sono minimi: 85 x 57 x 8.0 mm. Si trasporta quindi senza problemi nel taschino, e le signore potranno tenerlo comodamente nella borsetta
Lo spessore, in particolare, è ultra-ridotto: una caratteristica che, combinata all'involucro in plastica satinata, dona un aspetto moderno e molto gradevole
Su uno dei lati corti troviamo il connettore per il cavetto e un apprezzatissimo LED che lampeggia durante l'attività.
Confezione e cavi
La confezione di vendita offre l'unità principale, un manualetto con alcune informazioni e due cavetti:
- il primo cavo ha il connettore USB Type-C ad entrambe le estremità - va utilizzato per collegare Samsung Portable SSD T7 ai PC e agli smartphone moderni
- il secondo cavetto ha lo stesso connettore USB Type-C sulla terminazione da collegare a Samsung Portable SSD T7 e USB Type-A ("USB classico") dall'altra - va utilizzato per collegare la memoria ai computer meno recenti, sprovvisti di porte USB Type-C
Questa impostazione mi piace tantissimo. Per un verso, abbiamo un dispositivo moderno, che utilizza lo stesso connettore USB Type-C che sta lentamente diventando il "nuovo standard". Dall'altro, possiamo utilizzarlo senza problemi anche con i computer dotati unicamente delle porte "USB di vecchio tipo": sono ancora diffusissime, e resteranno in circolazione per molti anni ancora. Abbiamo quindi per le mani un'unità portatile e versatile, compatibile sia con la tecnologia di oggi e domani, sia con quella di ieri.
Capacità e varianti
Io ho acquistato la variante con capacità di archiviazione nominale di 1 TB, che, per i motivi già discussi, garantisce 931 GB di spazio realmente utilizzabile
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Chi avesse necessità inferiori può ripiegare sulla declinazione da 500 GB nominali.... ma non lo raccomando, poiché il costo per singolo gigabyte è drasticamente peggiorativo. All'estremo opposto, gli amici che debbano movimentare molti video a risoluzione 4k o foto ad altissima risoluzione vorranno valutare il taglio da 2 TB nominali
C'è anche una declinazione "premium", dotata di un lettore di impronte digitali che permette l'accesso ai dati solo quando rileva il dito del proprietario. La differenza di prezzo è però significativa, motivo per cui consiglio di valutare bene le proprie esigenze: anche sul modello di base viene infatti fornito un software crittografico (v. seguito) che, però, richiede l'immissione della tradizionale "password" al posto del più pratico sblocco tramite impronta digitale.
Primo collegamento
Come tutte le unità SSD esterne, Samsung Portable SSD T7 non richiede il collegamento alla presa elettrica: è auto-alimentato dallo stesso cavetto USB già utilizzato per collegarlo al PC o allo smartphone.
Il disco viene formattato di fabbrica con il filesystem exFAT: una scelta eccellente per una memoria portatile, poiché lo rende immediatamente compatibile con Windows, Mac e Linux. Basta dunque collegarlo ed è pronto all'uso
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Windows 10 lo riconosce immediatamente come unità disco
Ero meno sicuro circa la compatibilità con Linux, ma anche in questo caso ha funzionato tutto perfettamente al primo colpo: Ubuntu, nello specifico, lo riconosce e monta l'unità automaticamente, rendendola disponibile all'interno di Files. C'è però da dire che questo avviene solo con Ubuntu 20.04 e successivi: per le generazioni precedenti è necessario effettuare il mount manuale:
In ambiente Server dovremo invece montare l'unità da linea di comando seguendo la "solita" procedura:
Samsung Portable SSD S7 è utilizzabile anche da smartphone o tablet Android. Se il telefono è dotato di porta USB Type-C, possiamo usare il cavetto con la stessa terminazione (fornito nella confezione del disco): basta collegarlo e aprire una qualsiasi app di gestione file sullo smartphone per accedere ai dati
Software in dotazione
All'interno del disco è pre-caricato il programma di installazione del software proprietario Portable SSD Software 1.0 (scaricabile anche da qui), in versione per Windows o Mac (niente Linux). Gli utenti Android sono invece invitati ad ottenere la corrispondente app da Play Store.
L'applicazione consente di abilitare la cifratura dei dati e modificare la relativa password, oltre ad installare eventuali aggiornamenti al firmware del disco che dovessero divenire disponibili in futuro
Attenzione al fatto che, una volta crittografato il disco con questo software, i file saranno accessibili solo sui PC e gli smartphone sui quali venga installata la medesima. In caso contrario, l'unità visualizza solamente una partizione in sola-lettura che contiene i file necessari a svolgere il setup
Se quindi prevediamo di utilizzare l'unità su numerosi PC diversi e vogliamo evitare di installare il programma su ognuno di essi, è probabilmente meglio crittografare i dati con BitLocker To Go: è integrato in Windows 10, e ci permetterà di accedere ai file da qualsiasi PC moderno senza bisogno di installare null'altro
Prova di velocità (collegamento USB Type-C 3.2 Gen.2)
Chi scelga una memoria esterna SSD come questa rispetto ai classici modelli a piatti meccanici lo fa principalmente per un motivo: ottenere velocità drasticamente superiori. Di più: questo specifico Samsung Portable SSD T7 utilizza l'interfaccia NVMe, ovvero la più moderna. È dunque ulteriormente più veloce rispetto alla vecchia generazione di SSD basata su protocollo SATA
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Da specifiche tecniche, Samsung parla di velocità sino a 1.050 MB/s in lettura e 1.000 MB/s in scrittura. Per verificare queste affermazioni, ho eseguito alcuni benchmark
Per la prima prova ho collegato Samsung Portable SSD T7 ad un PC Dell XPS 15 (2019) dotato anch'esso di un SSD NVMe interno. Ho utilizzato il cavetto con terminazione USB Type-C ad entrambe le estremità.
La velocità massima rilevata con questa configurazione è di 918.13 MB/s in lettura e 907.32 MB in scrittura. Si tratta di valori eccezionali, ma inferiori di circa il 10% rispetto al dato dichiarato dal produttore
Per assicurarmi che il peggioramento non fosse causato dal filesystem exFAT, ho riformattato il disco in NTFS (il formato nativo di Windows). I risultati sono stati persino inferiori: abbiamo quindi scoperto che questa memoria esterna rende al meglio quando viene mantenuta in exFAT
Benchmark a parte: quanto è veloce Samsung Portable SSD T7 nell'uso reale? La risposta è: moltissimo. Per la misurazione ho svolto immediatamente una prova difficile: ho copiato una cartella con 3.508 file (foto e video di varie dimensioni), suddivisi in 115 sottocartelle, per un totale di 14.1 GB. L'operazione ha richiesto meno di 50 secondi
Possono sembrare molti (la velocità media è di soli 287.75 MB/s), ma si tratta appunto di una prova "estrema", che il mio vecchio disco USB meccanico non riesce a finire nemmeno in 10 minuti.
Attenzione alla USB!
Dobbiamo ricordare che la velocità massima è ottenibile solamente collegando Samsung Portable SSD T7 ad un PC con porta USB da 10 gigabit al secondo.
Come sappiamo, la nomenclatura per le recenti versioni di USB è folle, per cui queste porte possono chiamarsi SuperSpeed USB 10 Gbps oppure USB 3.1 Gen 2, USB 3.2 Gen 2, USB 3.2 Gen 2x1 (che delirio!). Nomenclatura a parte, l'importante è che la porta garantisca la velocità di 10 Gb/s.
È irrilevante che il connettore sia di tipo USB 3.0 "classico" (Type-A) oppure il più recente USB Type-C: fino a quando si parla di 10 Gigabit/secondo, è ottimale.
Se invece utilizzeremo una vecchia USB a 5 gigabit per secondo (chiamata SuperSpeed USB, oppure USB 3.0, USB 3.1, USB 3.1 Gen 1, USB 3.2 Gen 1, USB 3.2 Gen 1x1) la velocità scenderà notevolmente. In questa circostanza ho rilevato 458.98 MB/s in lettura e 436.62 MB in scrittura
Come prevedibile, la velocità si dimezza rispetto a quanto ottenibile con un connettore USB 10 Gb/s. Ciò detto, rimane comunque circa 9 volte superiore ad una memoria USB a piatti magnetici e "in un'altra categoria" rispetto alla più veloce "chiavetta USB" che ho a disposizione in questo momento
Prezzo e considerazioni conclusive
Portable SSD T7 da 1 TB è disponibile su Amazon al prezzo di 185 €. Si tratta sicuramente di una spesa significativa, ma il risparmio di tempo che permette di ottenere grazie alla velocità estrema valga molto più di quanto stiamo pagando.
Il fatto che sia necessaria una porta USB 10 Gb/s per sfruttarlo appieno non dovrebbe scoraggiare: la velocità di punta ottenibile con le vecchie USB 5 GB/s è comunque ragguardevole, e la maggior parte PC prodotti dal 2020 in avanti sono dotati del connettore 10 Gb/s
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