Sembra sia stata proprio la Hanging Challenge di TikTok a spingere una bambina palermitana di 10 anni a impiccarsi. E ora il Garante della Privacy non vuole correre altri rischi

Blocco TikTok dopo morte bambina seguito Hanging Challenge

Il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto il blocco per gli account del social “per i quali non sia stata accertata con sicurezza l'età anagrafica”. Questa decisione, estrema come è estremo il male a cui si vuole porre rimedio, è stata presa dall'autorità competente dopo che una coppia palermitana, alcune sere fa, si è precipitata al Pronto Soccorso con il corpo esanime della figlioletta tra le braccia.

La bambina, di soli 10 anni, si era strangolata con una cintura, ispirandosi ad una sfida di soffocamento estremo apparsa su TikTok, uno dei social network più in voga tra adolescenti e preadolescenti.

Sono stati i genitori a trovarla in bagno, ormai priva di sensi. La piccola è arrivata all'ospedale in arresto cardiocircolatorio a causa della prolungata asfissia. I medici sono riusciti a far tornare a battere il suo cuore ma, dall’esito degli esami, le sue condizioni sono apparse subito critiche: la Tac cerebrale ha infatti evidenziato una situazione di coma profondo, causato da una prolungata mancanza di ossigeno. Dopo il tragico epilogo, i genitori hanno acconsentito all'espianto degli organi.

La cosiddetta Hanging Challenge, nota anche come la Challenge dell'Impiccato, è una sfida a dir poco folle e consiste nel soffocarsi, cercando di resistere così il più a lungo possibile.

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La morte della bambina di Palermo è stata la proverbiale goccia che ha fatto traboccare il vaso. Di conseguenza, il Garante per la protezione dei dati personali ha disposto nei confronti di Tik Tok il blocco immediato dell'uso dei dati degli utenti per i quali non sia stata accertata con sicurezza l'età anagrafica.

Il divieto imposto dal Garante per la Privacy, che già a dicembre aveva contestato a Tik Tok una serie di violazioni, vuole assicurare immediata tutela ai minori iscritti al social network presenti in Italia e durerà per il momento fino al 15 febbraio, data entro la quale l'autorità si è riservata ulteriori valutazioni.