Un giocatore professionista ha pensato bene di creare una loot box reale, da utilizzare per presentare l'anello di fidanzamento alla sua promessa sposa, appassionata del videogioco Overwatch. Sarà stata una buona idea?
Le loot box sono dei pacchetti presenti all’interno di alcuni videogame, che si possono acquistare con soldi (veri o virtuali) e permettono di migliorare l’esperienza di gioco sia a livello di potenzialità che a livello estetico, apportando migliorie al proprio avatar.
L’utente può comprare questi "bottini", sperando che al loro interno vi sia una particolare arma, potenzialità, caratteristica, senza avere però la garanzia di trovarla.
Ultimamente, le loot box non godono di buona reputazione: in alcuni paesi sono state vietate, perché riconosciute assimilabili al gioco d’azzardo; inoltre, gli sviluppatori di alcuni giochi permettono anche ai minori di acquistare questi pacchetti, spingendoli ad effettuare microtransazioni in denaro.
Ma questa storia a lieto fine vuole riabilitare le loot box, mettendone in mostra anche un potenziale lato romantico. Così, Gavin Carter, giocatore e produttore di Fallout 3 e Halo 4, ha utilizzato i servizi di Optimistic Geometry, una società nota per la realizzazione di repliche accurate di oggetti di scena, per ricreare la loot box di Overwatch nella vita reale.
Il progetto ha richiesto oltre un anno di lavoro e ben 5.200 dollari per concretizzarsi in una scatola elettromeccanica azionabile mediante 13 servo, 8 motori, centinaia di LED, 8 schede elettroniche e quasi 50 metri di cablaggio.
Un particolare meccanismo a forma di fiore ha schiuso i propri petali e ha fatto emergere un anello di fidanzamento che, molto probabilmente, sarà costato meno della loot box.
In ogni caso, la promessa sposa ha apprezzato molto l'originalità del futuro marito ed è stata entusiasta della sorpresa in ogni suo minimo dettaglio.