Avevano letto su Internet che avrebbero potuto procurarsi l'immunità dal Covid-19 bevendo un liquore a base di una pianta velenosa. Una famiglia ha seguito alla lettera la "ricetta miracolosa", ma è finita dritta all'ospedale
Ne uccide più la disinformazione che il Covi-19: cresce il numero delle vittime dell'infodemia che ha contagiato il pianeta contestualmente al virus respiratorio cinese.
L'ultimo eclatante episodio di disinformazione letale è accaduto in India, dove 12 persone (di cui 5 bambini) sono stati ricoverate all'ospedale per aver bevuto un decotto a base di Datura. Un video circolato sui social network, infatti, prometteva che questo intruglio avrebbe garantito l'immunità dal virus respiratorio.
Ma le stramberie non finiscono qui. Per scongiurare i contagi, in una chiesa sudcoreana si è deciso di far bere ai fedeli acqua salata a mo' di disinfettante. Paradossalmente, però, questo bizzarro trattamento ha provocato più di 100 contagi, perché l'acqua miracolosa è stata bevuta dallo stesso flacone, passato di bocca in bocca tra i fedeli. Fra i partecipanti al rito, infatti, c'era un positivo al virus, che ha fatto correre il contagio fra chi è venuto dopo di lui.
L'elenco di bufale e falsi miti su come sconfiggere il coronavirus è molto lungo e ha dell'incredibile: mangiare aglio, bere candeggina, fare gargarismi con aceto e acqua di rose, bere intrugli a base di bisogni di vari animali dalle mucche ai cammelli, soluzioni d'argento, indossare calzini caldi e spargere grasso d'oca sul petto.
Anche l'Italia non è stata esente dal fenomeno. Fin dai primi mesi della pandemia, sul web sono circolate moltissime informazioni false, tra cui rimedi fai da te e teorie infondate, che TurboLab.it ha segnalato in più riprese