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Se il tuo PC monta Windows 10, hai sicuramente ricevuto numerosi messaggi perentori simili a "il supporto per Windows 10 è terminato", occasionalmente seguiti dall'invito a passare a Windows 11. Ma... cosa significa, esattamente? Quali sono le conseguenze? È davvero necessario abbandonare Windows 10 immediatamente (e, in molti casi, sostituire l'intero PC)? In questo video-articolo facciamo chiarezza
Windows 10, fine supporto: cosa significa?
Il 14 ottobre 2025 è effettivamente terminato il supporto per Windows 10. In situazioni normali, questo significa che il sistema operativo è giunto a "fine vita", e dovrebbe essere sostituito con uno più moderno.
Lo stesso destino è toccato a Windows 7 nel 2020 e a Windows Vista nel 2017, tanto per ricordane alcuni.
Bene inteso: tutti i PC che montano Windows 10 continuano a funzionare come al solito, senza alcuna limitazione. Rimane anche possibile re-installare Windows 10 da zero sullo stesso PC e, per qualche anno ancora, sarà possibile anche installare Windows 10 anche sui nuovi PC, perlomeno fino a quando i processori (CPU) e gli altri componenti rimarranno compatibili con esso
Allora, cosa cambia con "la fine del supporto"? Ebbene: la conseguenza più significativa è che, quando un software raggiunge la fine del proprio periodo di supporto, il produttore lo abbandona completamente a sé stesso: non viene infatti più rilasciato nessun tipo di aggiornamento, nemmeno in caso vengano scoperti problemi di sicurezza di importanza "critica", tali da consentire a utenti ostili di prendere il controllo dei PC via Internet.
Nelle parole stesse dell'azienda: Microsoft non fornirà più aggiornamenti software gratuiti tramite Windows Update, assistenza tecnica o correzioni di sicurezza per Windows 10
Windows 10, fine supporto: aggiornamenti di sicurezza gratuiti fino al 13 ottobre 2026
La fine del supporto per Windows 10 è però diversa da tutte le altre verificatesi fino ad ora: sebbene il supporto per Windows 10 sia effettivamente terminato, Microsoft ha concesso a tutti gli utenti "privati" (v. precisazione in seguito) di iscriversi gratuitamente al programma Extended Security Updates (ESU, Aggiornamenti della sicurezza estesi) che, con le generazioni precedenti, era "a pagamento"
Ne consegue che rimane possibile ricevere aggiornamenti di sicurezza "critici" e "importanti" per Windows 10 fino al 13 ottobre 2026, in modo del tutto simile a quanto avvenuto fino ad ora.
Non verranno invece rilasciate nuove correzioni per problemi di sicurezza meno gravi, né miglioramenti o ottimizzazioni varie. Inoltre, è stato interrotto ogni sorta di supporto tecnico ufficiale.
I requisiti per attivare ESU su Windows 10
Per iscriversi al programma ESU di Windows 10, il PC deve soddisfare i seguenti requisiti:
- montare Windows 10, versione 22H2 in edizione Home, Professional, Pro Education o Pro per Workstations. Sono dunque escluse le edizioni Education, Enterprise e Enterprise LTSC
- aver installato l'ultimo aggiornamento "regolare"
- l'account utilizzato per accedere al dispositivo deve essere "amministratore"
- l'account Microsoft non può essere un account secondario
» Leggi: Come aggiornare subito a Windows 10 22H2
Sono esclusi i PC aggiunti a un dominio Active Directory o a Microsoft Entra (tuttavia, i dispositivi registrati in Microsoft Entra possono utilizzare il programma ESU per utenti privati). Entrambe le situazioni, comunque, non si verificano in ambito privato (difficilmente sono implementate negli studi dei professionisti o nella PMI italiana).
È inoltre necessario che almeno uno degli account utente presenti sul PC sia un "account Microsoft", e non un "account locale" (offline)
» Leggi anche: Guida Windows 10: come scoprire se sto usando un "account Microsoft" oppure un "account locale"?
Chiunque utilizzasse un account locale deve quindi prima migrate ad un account Microsoft, poi aderire poi al programma ESU.
In alternativa, basterà creare una seconda utenza sul PC e assicurarsi che quella sia di tipo "account Microsoft", per poi utilizzarla solo per la manutenzione, e continuare ad accedere al PC con il proprio account locale per le attività quotidiane. In questo caso, però, è necessario eseguire login con l'"account Microsoft" di tanto in tanto: dopo 60 giorni di mancato accesso, la ricezione degli update verrà interrotta fino a quando non la si ripristinerà manualmente con l'account Microsoft.
Quanto costa il programma ESU di Windows 10?
L'iscrizione al programma ESU per utenti privati è gratuita per tutti i dispositivi che soddisfino i requisiti indicati in precedenza. In questa categoria ricade chiunque utilizzi il PC a casa, per uso personale o ricreativo.
Come ulteriore opzione, il produttore consente di svincolarsi dal requisito dall'account Microsoft descritto in precedenza e abilitare la ricezione degli aggiornamenti pur rimanendo con il solo account locale al prezzo di 30 $ una tantum
I liberi professionisti con partita IVA o i dipendenti di PMI sono esclusi dal programma gratuito. La documentazione ufficiale recita: "è idoneo qualsiasi individuo che utilizzi un dispositivo Windows 10 con versione 22H2 per uso personale. Sono esclusi i dispositivi gestiti da un'organizzazione o registrati a programmi di licenza aziendali".
E, ancora: Il programma ESU per utenti privati non può essere usato da dispositivi commerciali.
Chi usa il PC Windows 10 per lavoro, in caso il dispositivo soddisfi i requisiti tecnici, potrà ottenere l'accesso a ESU pagando un canone annuale.
Va comunque precisato che, se i requisiti tecnici sono soddisfatti, Windows 10 non impedirà di partecipare gratuitamente al programma ESU per utenti privati dai PC professionali. In tal caso, però, si verificherebbe una violazione dei termini di licenza. Detto in altre parole: "funziona comunque, ma non è legale".
Come attivare ESU (gratuitamente)
Per attivare ESU gratuitamente sui PC che ne soddisfano i requisiti è sufficiente seguire Start -> Impostazioni -> Aggiornamento e Sicurezza -> Windows Update
, cliccare Iscriviti ora
e seguire le indicazioni proposte a schermo.
Al momento in cui scrivo, la schermata aggiornata non è ancora disponibile, ma apparirà progressivamente su tutti i PC che soddisfano i requisiti illustrati in precedenza.
Fatto ciò, l'utente può attivare rapidamente la stessa opzione anche su tutti gli altri PC e dispositivi dotati Windows 10 sui quali ha eseguito login con il medesimo account Microsoft, fino ad un massimo di 10.
La partecipazione a ESU può essere attivata in qualsiasi momento, entro la fine del programma stesso (13 ottobre 2026): nel momento stesso in cui viene attivato, il PC riceve retroattivamente anche tutti gli altri update rilasciati nel frattempo.
Windows 10, fine supporto: cosa fare ora?
Attivare ESU dovrebbe essere una priorità per chiunque utilizzi un PC dotato di Windows 10 e possa farlo gratuitamente. Fatto ciò, la reale necessità di cambiare sistema operativo va sicuramente valutata, ma non sarà realmente un'urgenza prima del 13 ottobre 2026, data in cui il programma ESU per utenti privati giungerà al termine.
Le opzioni pe procedere sono svariate.
La prima e più ovvia è di valutare l'aggiornamento gratuito a Windows 11 (sì, è ancora gratuito, tutt'oggi). Se il computer è compatibile, l'upgrade è diretto e, generalmente, piuttosto rapido.
Ma è bene ricordare che Windows 11 è compatibile solo con PC relativamente moderni, e molti sistemi che oggi montano Windows 10 non sono direttamente aggiornabili
» Leggi: Windows 11: il mio PC è compatibile? Guida ai requisiti minimi di sistema
In caso di PC incompatibile, la raccomandazione più pragmatica per il "grande pubblico" è di cogliere l'occasione e sostituire il PC attuale acquistando un nuovo computer con Windows 11 nativo, ottenendo così il massimo dei benefici grazie alla combinazione di un sistema operativo moderno pre-installato su hardware di ultima generazione. Le mie raccomandazioni sono raccolte in questi articoli:
- PC portatile (notebook): Migliore PC portatile per lavoro e studio: guida definitiva alla scelta del notebook Windows (video)
- PC fisso: Migliori componenti PC per lavoro e gaming
Per gli smanettoni e i power user, invece, un'idea potrebbe essere quella di "forzare" l'installazione di Windows 11 sul PC incompatibile, come descritto in questo approfondimento:
» Leggi: Come installare Windows 11 da zero su un vecchio PC non-compatibile
In alternativa, Linux è gratis, e le distribuzioni "desktop" come Ubuntu hanno ormai raggiunto un livello di maturità tale da renderle adatte un po' a tutti gli ambiti di utilizzo. Possiamo facilmente provarlo di fianco a Windows 10 tramite dual-boot:
» Leggi: Installare Ubuntu in dual boot con Windows
Conclusioni
In questo articolo abbiamo visto il significato della frase "il supporto per Windows 10 è terminato" e abbiamo inquadrato con precisione cosa ne consegue. Come detto, chi utilizzi il PC in ambito privato e voglia mantenere Windows 10 dovrebbe davvero sfruttare il programma ESU "per utenti privati" e (ri) attivare gratuitamente la ricezione degli aggiornamenti di sicurezza mentre inizia a valutare l'aggiornamento gratuito a Windows 11 o, in alternativa, una delle altre soluzioni proposte nell'articolo.
E tu, hai già abbandonato Windows 10 oppure hai intenzione di farlo a breve? Acquisterai un nuovo PC oppure tenterai l'upgrade di quello che già hai? Se hai scelto di rimanere con Windows 10, quali sono le tue argomentazioni? I commenti qui sotto sono a disposizione per confrontarci e scambiare opinioni e idee.