4 casi in 10 giorni. L'allarme arriva dalle associazioni consumatori Konsumer e ADOC di Trieste, che segnalano un preoccupante aumento dei casi della cosiddetta "truffa del bancomat": grazie ad un abile raggiro, la vittima è convinta di ricevere un pagamento allo sportello automatico, ma viene invece derubata di una cifra pari al plafond giornaliero

Truffa bancomat: venditori indotti versare somme sportello automatico - bancomat-1200-690x362

"Come ha fatto a cascarci?", si domanda chi viene a conoscenza dei dettagli di questa frode informatica. La vittima viene bollata come ingenua, credulona e sprovveduta. Eppure, già lo scorso ottobre erano giunte al commissariato di Empoli una ventina di denunce per truffe di questo tipo. Ora si sta assistendo ad una recrudescenza del fenomeno, che sta interessando soprattutto il Nord Est.

Mesi fa avevamo segnalato un raggiro simile: una giovane mamma aveva messo in vendita un oggetto online, ma anziché ricevere il corrispettivo di quanto venduto era stata indotta ad effettuare diversi bonifici all'acquirente, perdendo fino a 2.400 euro.

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Anche in questo caso, le premesse sono identiche: abbiamo la vittima che mette in vendita su un sito web un oggetto e, successivamente, abbiamo un potenziale compratore che la contatta telefonicamente per concludere l'acquisto.

Ma in questo caso entra in scena la banca o, meglio, lo sportello automatico (ATM). L'acquirente, infatti, convince il venditore a recarsi presso il proprio istituto di credito (o ufficio postale) munito della propria carta di debito (bancocard).

Giunta allo sportello, la vittima riceve telefonicamente precise istruzioni e viene convinta che, inserendo la propria tessera nello sportello bancomat e seguendo una certa procedura, le verrà ricaricata sulla carta la somma dovuta per l'oggetto venduto.

In realtà, dall’altro capo del telefono c'è il truffatore che spinge il venditore ad effettuare un versamento su un conto estero, convincendolo che quella che sta eseguendo è un'operazione di accredito.

La truffa continua fino a quando la vittima non si accorge del raggiro: di solito il truffato viene invitato a ripetere l'operazione (il malvivente gli fa credere che il bonifico non è andato a buon fine), fino a che il malcapitato non raggiunge il massimale giornaliero previsto per i bonifici.

Sebbene le stesse banche si preoccupino di mettere in guardia i propri clienti da questa subdola tipologia di truffa, il fenomeno è in costante aumento. Pertanto, sia la Polizia che le associazioni dei consumatori invitano la cittadinanza a prestare la massima attenzione nel caso in cui chi vende un oggetto online venisse poi contattato da qualcuno che lo invita a recarsi presso uno sportello automatico con la propria carta bancomat per eseguire le istruzioni impartite dal sedicente acquirente.