Approfittando del panico da coronavirus, i truffatori confezionano e diffondono email di phishing per ottenere dagli utenti informazioni e dati sensibili. Nei casi peggiori, i messaggi di posta elettronica contengono link a siti malevoli che infettano i PC. Siate sospettosi e...mai abbassare la guardia!

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Molti cittadini italiani stanno ricevendo email da truffatori che si spacciano per enti affidabili come l'Organizzazione mondiale della sanità, la Croce Rossa o il Centro per il controllo delle malattie americano (CDC). Le email promettono nuove e sensazionali informazioni sulla diffusione dell'epidemia nelle città più vicine, ma nel contempo richiedono al destinatario informazioni e dati personali, nonché la registrazione a siti malevoli creati ad hoc per sembrare quelli delle più note organizzazioni sanitarie.

Sembra addirittura che alcune di queste email contengano anche dei link a una sofisticata variante di ransomware che, se inavvertitamente scaricato e avviato, cripta il contenuto dell'intero computer, esigendo un riscatto per liberare i dati in ostaggio.

Quanto sta accadendo in Italia si era già verificato in Asia alcune settimane fa, quando gli esperti di IBM X-Force e Kaspersky avevano segnalato la diffusione del malware Emotet tramite file Word allegati ad una e-mail che segnalava i pazienti infetti nell'aria locale dell'ignara vittima destinataria del messaggio.

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Gli esperti avevano previsto che, con la diffusione dell'epidemia ad altri paesi, vi sarebbe stato un incremento di queste truffe online, che fanno leva sul coronavirus con il fine ultimo di ottenere informazioni personali degli utenti e diffondere varie infezioni informatiche. Purtroppo, gli esperti avevano pienamente ragione.

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Mantenete alta l'attenzione: prima di tutto, non fatevi prendere dal panico da coronavirus; quindi cancellate email sospette, fate attenzione agli allegati che scaricate, evitate di fornire credenziali e dati personali e, prima di cliccare su un link, verificate di cosa si tratta. Ricordate che le uniche informazioni e comunicazioni attendibili sull'epidemia in corso sono quelle divulgate dal Ministero della Salute e dalla Protezione Civile.

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