NordVPN: recensione, test velocità e prova completa 2023 (video)

NordVPN è un pluri-premiato provider di servizi VPN che proprio nel 2023 ha festeggiato 11 anni di attività. Apprezzato dai siti tecnologici e da oltre 14 milioni di clienti, NordVPN impiega rigide politiche "no-log" a tutela della riservatezza dei dati in transito e una infrastruttura scalabile, in grado di garantire ottime prestazioni. Vediamo allora quali sono i punti di forza del servizio, quali garanzie offra e come utilizzare il client in questa nostra recensione e prova 2023 di NordVPN

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Trattazione aggiornata a Febbraio 2023. Guida aggiornata per rispecchiare la nuova interfaccia grafica e confermato, ancora una volta, il giudizio positivo: il servizio di NordVPN continua a funzionare bene ogni volta che abbiamo l'occasione di testarlo nuovamente

Servizi VPN: cosa sono, a cosa servono

Prima di iniziare, è opportuno ricordare che cos'è e a cosa serve un servizio di VPN.

Durante il tradizionale accesso ad Internet, il nostro PC, tablet o smartphone contatta altri sistemi per richiedere o fornire dati. Quando visitiamo un sito web, ad esempio, il browser si collega al server che ospita tale sito e richiede la pagina HTML, le immagini e tutti gli altri file che costituiscono la pagina stessa.

Prima di raggiungere il sistema remoto, però, i dati attraversano molteplici nodi di rete (qui detti "hop"), gestiti da soggetti diversi:

1. il primissimo hop è generalmente il nostro router di casa, oppure quello dell'azienda, dell'università o del café di cui sfruttando utilizzando il Wi-Fi
2. il secondo hop è quello del fornitore di connettività (ISP) come Fastweb, TIM, Iliad, Vodafone ecc.
3. i nostri dati attraversano poi altri nodi intermedi, fino a raggiungere la destinazione
4. il sistema remoto fornisce poi dati in risposta che, svolgendo un percorso simile (non necessariamente lo stesso della richiesta) raggiungono il nostro schermo

Da PC, è possibile visualizzare gli hop attraversati tramite il comando da terminale Traceroute. In ambiente Windows basta impartire tracert seguito dal sito che desideriamo analizzare. Nell'esempio seguente, si vede che, per contattare il sito turbolab.it (il cui server è ubicato in Italia) il mio PC ha attraversato:

1. il mio router
2. alcuni nodi del mio ISP (Eolo)
3. quelli del fornitore del server sul quale è ospitato il sito
4. infine ha raggiunto il server di TurboLab.it

Come evidente, ogni hop è in una posizione privilegiata per intercettare i dati in transito. Fra questi, in particolare, l'ISP ha un potere enorme: è infatti in grado di sapere, per ogni suo cliente, quali siti sono stati visitati e con quali altri sistemi ha interagito, il tutto corredato da date e ore precise (timestamp) in cui la connessione è avvenuta. Di più: su richiesta dell'autorità giudiziaria, l'ISP è tenuto per legge a rivelare esattamente le generalità di un determinato cliente: le informazioni necessarie all'identificazione devono infatti essere conservate per 6 anni (legge n. 167 del 2017, art. 24).

Inoltre, poiché la nazione di origine di una determinata connessione è facilmente scopribile, il servizio remoto potrebbe rifiutarsi di fornire la risorsa richiesta, magari per ragioni politiche o commerciali: ecco quindi spiegato come e perché alcune risorse sono irraggiungibili a causa di geoblock, ovvero l'impossibilità di accedere a taluni contenuti da certi Paesi.

I vantaggi di un servizio VPN

Una Virtual Private Network, comunemente nota come VPN, è una tecnologia di rete che consente di creare una connessione sicura e crittografata tra due o più dispositivi attraverso Internet. In pratica, i servizi VPN commerciali mettono a disposizione dei propri clienti un server intermedio, che poi "passa" le richieste e le risposte senza rivelare l'identità dell'utente.

Questo porta ad alcune conseguenze importanti:

1. poiché tutto il traffico che viaggia all'interno della VPN è crittografato, l'ISP non è più in grado di sapere quali siti sono stati visitati o con quali altri sistemi ha interagito il cliente
2. se il server VPN si trova in una nazione diversa, il server che riceve le richieste di connessione non potrà sapere da quale nazione si origina veramente la richiesta. Ne consegue che un servizio VPN è in grado di superare i blocchi geografici
3. tutto il traffico è al sicuro, e nessuno potrà vedere i dati scambiati, persino se si utilizza una connessione insicura (come una rete Wi-Fi senza password pubblicamente accessibile)

Ciò premesso, è di importanza cruciale scegliere un fornitore VPN affidabile, con una reputazione accertata, che comunichi apertamente le proprie politiche di gestione dati e non mantenga alcun log con il traffico dei clienti. È anche importante che l'infrastruttura tecnica sia veloce e opportunamente dimensionata: in caso contrario, la velocità di navigazione ne risentirebbe, e potremmo accedere ad Internet solo alla velocità (o lentezza!) permessa dal server VPN al quale siamo collegati.

Proprio per questi motivi, consiglio da sempre di evitare come la peste i servizi VPN gratuiti: non monetizzando tramite gli abbonamenti, questi soggetti devono perlomeno recuperare i costi in altro modo, e generalmente questo significa vendendo in modo più o meno diretto i dati e le preferenze di navigazione dei clienti. Con un servizio a pagamento dalla storicità e reputazione accertata, questo non avviene: il danno di immagine cagionato in caso si venissero a scoprire comportamenti di questo tipo sarebbe tale da affossare completamente il business degli abbonamenti, che risulta invece già particolarmente proficuo.

Le origini di NordVPN

NordVPN è un fornitore di servizi VPN nato nel 2012, quando quattro informatici si riunirono per costruire una tecnologia in grado di "liberare Internet". Viaggiando e vivendo in diverse parti del mondo, i fondatori di NordVPN hanno constatato con i propri occhi che la censura del web, il controllo dei contenuti e la sorveglianza da parte dei governi diventavano sempre più stringenti. La sensazione che Internet stesse perdendo il suo scopo principale ha portato alla ricerca di possibili soluzioni finalizzate a superare queste restrizioni.

Dopo aver configurato il primo server VPN e averne condiviso il prototipo con gli amici più stretti, i creatori del progetto hanno iniziato a ricevere feedback estremamente positivi e sono stati incoraggiati a continuare il loro lavoro. Così è nata NordVPN, il cui nome è ispirato da ideali nordici di fiducia, sicurezza e innovazione.

NordVPN e privacy

NordVPN non conserva né log né timestamp che potrebbero identificare gli utenti. Nello specifico, l'azienda adotta una zero-log policy: non memorizza cioè alcuna informazione inerente l'attività online dei propri clienti, ad eccezione del loro indirizzo e-mail e degli estremi per i pagamenti.

NordVPN non conserva alcun log del traffico, né per quanto riguarda i siti visitati, né alcuna altra correlazione che potrebbe consentire di associare l'indirizzo IP reale del cliente a quello VPN, e nemmeno null'altro che riguardi i dati scambiati, le connessioni effettuate o le interrogazioni al DNS. Il rispetto di tali promesse è stato verificato tramite un audit svolto da PricewaterhouseCoopers AG, un'agenzia svizzera di consulenza indipendente. Il rapporto completo dell'audit è disponibile ai clienti all'interno dell'area riservata

L'audit è stato esteso e svolto nuovamente nel 2020 e nel 2022, occasioni nelle quali gli investigatori hanno confermato l'integrità e la veridicità di quanto promesso dall'azienda.

Inoltre, per garantire la massima riservatezza, NordVPN ricorre solo a servizi di terze parti che si siano impegnati contrattualmente a non divulgare e a non utilizzare per i propri scopi i dati degli utenti.

NordVPN e tutte le infrastrutture utilizzate fanno capo a una società con sede a Panama, fuori della giurisdizione USA ed Europea. Di conseguenza, l'azienda e non ha obblighi legali nei confronti delle agenzie di intelligence

Alcuni server sono di proprietà dall'azienda stessa, mentre altri sono ospitati presso partner terzi che garantiscono solide pratiche di sicurezza in materia di privacy. Grazie alla speciale configurazione dei server forniti da NordVPN, inoltre, tutti i dati dei clienti sono al sicuro, in linea con la zero-log policy.

Ad inizio 2018, NordVPN ha subito un hack ad un singolo, specifico server VPN. Il resto dell'infrastruttura non è stata interessata (maggiori info qui). Proprio per via della configurazione no-log, però, la privacy dei clienti non è stata intaccata.

A partire da settembre 2020, l'intera struttura NordVPN opera su server senza disco fisso, ma dotati unicamente di memoria RAM. Ne deriva che nessun dato viene memorizzato localmente, nemmeno per errore.

NordVPN: Nessuna limitazione di banda, nemmeno in peer-to-peer

NordVPN offre una larghezza di banda illimitata e una rete globale di server sparsi in tutto il mondo. Al momento, l'azienda offre più di 5.000 server VPN fisicamente ubicati nei 60 Paesi elencati in questa pagina. I nodi di uscita risiedono in molteplici territori, fra i quali Stati Uniti, Germania,Italia, Giappone, Regno Unito e molti altri. ciò consente di superare i blocchi graografici particolarmente impiegati negli Stati Uniti, e che precludono, per motivi commerciali, l'accesso a taluni contenuti.

L'infrastruttura non limita in alcuno modo la velocità della connessione e, in linea con la "mission" aziendale, NordVPN consente l'uso di BitTorrent e di altre applicazioni di condivisione file connettendosi ai server VPN dedicati. Di più: l'azienda ha dichiarato di aver ottimizzato tali server per questo specifico scopo

La crittografia di NordVPN

Il servizio prevede principalmente tre protocolli di sicurezza:

• NordLynx (soluzione proprietaria basa su Wireguard)
• IKEv2/IPsec
• OpenVPN

Per impostazione predefinita, il client NordVPN seleziona automaticamente quello più adatto ad ogni connessione, ma è anche possibile sceglierne uno esplicitamente.

Il sistema garantisce PFS (Perfect Forward Secrecy). Di conseguenza, anche in caso un aggressore riuscisse a violare la chiave crittografica, non potrà decifrare i pacchetti scambiati in passato.

L'obsoleto PPTP non è invece più supportato dalle versioni recenti del client.

Come iniziare con NordVPN

Il primo passo per iniziare con NordVPN è quello di sottoscrivere un abbonamento partendo da questa pagina:

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Al momento in cui scrivo, è in corso una promozione che sconta fino al 63% la sottoscrizione, abbattendo il costo a soli 3.49 €/mese. Lo stesso abbonamento può poi essere utilizzato su 6 dispositivi contemporaneamente. Inoltre, c'è la garanzia "soddisfatti o rimborsati" che permette di testare il servizio per 30 giorni.

Una volta perfezionato l'acquisto, apriamo questa pagina alla quale vengono proposti diverse soluzioni:

1. il programma completo per Windows, Mac, Linux, Android e iOS: è la soluzione migliore, poiché, installando un unico software (semplicissimo da usare), si attiva la protezione VPN per il sistema operativo e tutte le singole applicazioni
2. estensioni per Chrome e Firefox: limitano la protezione al solo browser web
3. configurazione del router: attiva la protezione VPN per tutti i dispositivi (PC, table, smartphone, console da gioco) ad esso connessi

Per la mia prova ho prelevato il client per Windows, che si installa semplicemente cliccando un paio di volte su Avanti

Al primo avvio, inseriamo le credenziali di login scelte contestualmente alla sottoscrizione dell'abbonamento e scegliamo le impostazioni desiderate. Segnalo, in particolare, due feature importantissime (attive di default):

• Internet Kill Switch: blocca l'accesso a Internet in caso la VPN smetta di funzionare, impedendo così che il sistema inizi a connettersi senza la protezione offerta dal servizio VPN
• Threat Protection: è un anti-virus/anti-malware in cloud che blocca l'accesso a siti e file pericolosi, nonché ad altri rischi per la sicurezza. Blocca inoltre la visualizzazione della pubblicità all'interno dei siti e delle applicazioni

Connessione rapida

Se abbiamo attivato l'opzione di connessione automatica, il client NordVPN provvede immediatamente a ricercare il server VPN ottimale e instaurare la connessione

In caso contrario, è sufficiente cliccare sul grande pulsante per iniziare manualmente la sessione.

Non appena sopraggiunge la conferma di connessione, la protezione offerta dal server VPN è attiva. Da qui in poi:

• il traffico dati fra il nostro PC/tablet/smartphone e il server VPN è crittografato e inaccessibile a tutti, compreso il nostro ISP
• il server VPN svolgerà il ruolo di intermediario, scambiando dati al posto nostro con i vari sistemi su Internet e nascondendo la nostra reale identità

Per verificarlo, scopriamo il nostro indirizzo IP pubblico e noteremo che i servizi esterni leggono quello del server VPN, e non quello assegnatoci dal nostro fornitore di connettività

Il test effettuato con ShieldsUp!, servizio di scansione delle porte, non rileva alcun Reverse DNS. Inoltre, il server VPN non espone alcuna porta TCP "Aperta". Le uniche due porte sulle quali il sistema ha risposto alla scansione sono la TCP/89 e la TCP/90, sulle quali, però, il sistema operativo del server VPN ha risposto che non vi è alcun servizio. Il risultato è dunque ottimale

Altre modalità di connessione

Oltre alla modalità di connessione veloce appena descritta, il client mostra una cartina geografica con vari marcatori che identificano i punti di uscita disponibili in quella zona. Cliccando su uno di essi, si effettua uno zoom sull'area ed è possibile poi scegliere uno dei vari server VPN disponibili in quel territorio

In alternativa, tramite le bandiere in alto a sinistra possiamo cambiare rapidamente nazione di uscita

Se desideriamo uscire tramite un server VPN ubicato in una nazione specifica, è sufficiente cercarla nel campo di ricerca

Per alcune zone (fra le quali troviamo Stati Uniti, Francia, Germania e Canada) è persino possibile scegliere città precise

Indirizzo IP dedicato

Come opzione aggiuntiva è possibile richiedere (già durante l'acquisto iniziale della sottoscrizione oppure in seguito) un indirizzo IP dedicato: uno strumento che torna utile in ambienti professionali o semi-professionali e che consente di associare alla connessione VPN un indirizzo IP fisso e riservato, che potrà poi essere inserito in apposite whitelist di origini accettate per la connessione a servizi che devono rimanere privati.

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È anche possibile richiedere specificatamente un indirizzo IP dedicato in Italia: un aspetto che potrebbe risultare richiesto, per motivi di compliance legale, in alcuni ambiti lavorativi. A febbraio 2023, NordVPN mi ha comunicato di essere l'unico fornitore di servizi VPN ad offrire l'IP statico italiano, mentre i competitor si limitano ad indirizzi stranieri.

Il prezzo è stato ulteriormente ridotto, e attualmente l'opzione costa (in promo) 3,49 € al mese.

Velocità

Per il test di velocità ho innanzitutto misurato la linea senza VPN attiva. La lancetta di speedtest.net si è fermata a 21.54 Mbps in download e 2.43 Mbps in upload, che è più o meno in linea con quanto previsto dal mio contratto (30/3 mega)

Ho poi ripetuto il test attivando il client NordVPN. La velocità è risultata persino superiore (29.39/2.45 Mbps) a causa di fisiologiche oscillazioni della rete. Quello che conta, comunque, è che non abbiamo assistito ad alcun rallentamento

Le prestazioni di NordVPN sono dunque ottime: indicatori di velocità a parte (i cui risultati possono variare parecchio a distanza di pochi minuti), la navigazione sotto VPN avviene sempre in modo paragonabile a quanto sono abituato senza-VPN.

Port forwarding

L'inoltro delle porte (Port forwarding) è espressamente bloccato da NordVPN. Il team spiega che si tratta di una decisione volontaria, finalizzata a proteggere i clienti al 100%.

Gli utenti avanzati che volessero erogare servizi vari dal proprio PC, quali server HTTP/FTP, connessioni dirette di Desktop remoto/VNC e via dicendo, dovrà dunque svolgere qualche configurazione aggiuntiva.

BitTorrent

Per eseguire la prova di NordVPN in ambito peer-to-peer ho utilizzato la connessione automatica ad uno dei server ottimizzati allo scopo. L'operazione è semplicissima: basta infatti fare doppio click sul collegamento P2P presente nella colonna di sinistra per agganciare un server VPN dedicato

Ho quindi lanciato il download dell'immagine ISO di Ubuntu. L'esperienza è stata pienamente soddisfacente, con una velocità di picco pari al massimo previsto dalla linea

Da notare però che, senza port forwarding, incontreremo qualche difficoltà a scaricare file poco diffusi dalle reti peer-to-peer: senza "aprire le porte", infatti, il programma lavora in modalità passiva e riesce a connettersi soltanto ad altri client che, avendo correttamente configurato l'inoltro delle porte sulla loro infrastruttura, funzionino in modalità attiva. La connessione fra due client passivi non è possibile, e questo limita il numero di fonti contattabili. Questo non costituisce comunque un problema fino a quando si scaricano file molto diffusi, già abbondantemente condivisi da molti altri utenti.

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Accedere ai siti bloccati

NordVPN consente anche di accedere ai siti bloccati da limitazioni geografiche. Il sito di streaming musicale pandora.com, ad esempio, non è generalmente disponibile in Italia, e la homepage mostra solo un messaggio di errore. Se però utilizziamo NordVPN e un nodo di uscita situato negli USA (territorio dal quale Pandora è disponibile), allora il sito si apre regolarmente

Kill switch

La funzione "Kill switch", ovvero quella che blocca qualsiasi connessione ad Internet in caso la VPN venga a mancare, è attiva per impostazione predefinita. Fra le opzioni è possibile scegliere se debba intervenire sempre, anche quando ci si disconnette volontariamente, oppure solo in caso di disconnessioni impreviste.

Interessante anche l'opzione di chiudere solo determinate applicazioni, invece di bloccare completamente la connessione

Una volta attivata la funzione, il risultato è esattamente quello atteso: la connessione ad Internet viene completamente bloccata non appena la VPN smette di essere attiva, anche a seguito di un crash del servizio. L'implementazione è talmente sicura che non sono riuscito in alcun modo ad utilizza la connettività Internet senza-VPN fino a quando non ho riavviato completamente il PC.

Threat protection

L'anti-virus/anti-malware in cloud fornito a corredo del pacchetto funziona come ci aspettiamo, coadiuvando in modo assolutamente convincente le altre tecnologie di protezione del sistema

Fra gli altri, Threat protection blocca anche la pubblicità, i tracker di vario tipo e il download di file compromessi.

Lo strumento è ampiamente configurabile tramite il pannello opzioni

Meshnet

Un'altra interessante funzione integrata nel client NordVPN consente la creazione di una rete "mesh". In pratica: dopo aver installato il client NordVPN su molteplici dispositivi ed averli aggiunti alla stessa rete virtuale, è possibile interagire con essi come se si trovassero all'interno della stessa rete locale, il tutto con la riservatezza garantita dalla crittografia

Si tratta di un'applicazione abbastanza settoriale, ma per chi lavori in un team geograficamente remoto e ancora non avesse predisposto una metodologia di condivisione efficiente potrebbe risultare molto comodo.

Double VPN e Onion over VPN

Tramite il client anche possibile attivare una "Double VPN": una caratteristica che permette di stabilire la connessione ad un primo server VPN e poi, tramite esso, attraversare un secondo server VPN prima di contattare la risorsa desiderata

NordVPN consiglia questa configurazione solo ai giornalisti e attivisti politici che abbisognino del massimo livello di sicurezza e anonimato possibile. Si attiva tramite l'apposita icona

L'interfaccia del client non è chiarissima nell'evidenziare la differenza fra una connessione VPN classica e una double-VPN, ma tramite il già citato comando tracert è semplice verificare che i pacchetti stanno effettivamente attraversando molteplici hop addizionali

C'è da dire che, comprensibilmente, attraversare due server VPN riduce le prestazioni in modo apprezzabile. È dunque opportuno utilizzare il servizio solo in caso di reale necessità, ricordando che non si tratta di qualcosa realmente necessario per il grande pubblico

Chi volesse proteggere la navigazione in modo estremo può sperimentare anche l'opzione Onion over VPN: scegliendo questa modalità:

1. il client si connette ad un server NordVPN come al solito
2. da lì, il server instaura una connessione con la rete Onion (Tor), rendendo ancora più difficile il tracciamento

Questa è probabilmente la modalità più sicura in assoluto, ma la rete Onion/Tor è gestita in larga parte da volontari ed è perennemente sovraccarica. Di conseguenza, anche la semplice navigazione risulta piuttosto lenta. D'altro canto, non c'è nulla che NordVPN (o chiunque altro) possa fare per risolvere il problema.

Server NordVPN offuscati

Nel corso della mia prova non è mai successo, ma tecnicamente è possibile che alcuni servizi impediscano l'accesso agli utenti che utilizzano servizi VPN. Per far fronte a questo problema, NordVPN offre la sezione Server offuscati: scegliendo tale modalità, il sistema adotta le contromisure tecniche appropriate affinché i servizi remoti non siano in grado di rilevare il servizio VPN e consentano l'accesso come al solito

Dark Web Monitor

Il furto di credenziali e dati personali tramite hack a servizi di terze parti è ormai all'ordine del giorno. Il client NordVPN offre una funzione di monitoraggio che avvisa l'utente in caso le proprie credenziali vengano pubblicate sui martketplace criminali presenti sui circuiti Tor, Freenet, e I2P (collettivamente chiamati "dark web"), ovvero reti private e inaccessibili tramite i software conosciuti al grande pubblico

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Altre opzioni avanzate

Il client NordVPN mette a disposizione un lodevole quantitativo di opzioni e settaggi

Il pubblico avanzato può scegliere un un protocollo VPN specifico, invece dell'impostazione automatica

Troviamo poi la possibilità di disattivare la VPN quando si utilizzano reti Wi-Fi fidate, mantenere il PC raggiungibile sulla LAN (opzione utile, ad esempio, se si desidera continuare a condividere file in rete locale mentre si utilizza la connessione VPN per accedere ad Internet), utilizzare un server DNS a piacimento e altro ancora

C'è poi la possibilità di configurare uno Split tunnel per far sì che determinate applicazioni possano accedere ad Internet direttamente, senza attraversare la VPN

App per Android

Le stesse funzionalità sono disponibili anche nell'app per Android. Dopo averla installata tramite Google Play, basta eseguire login e si è subito pronti a partire

Conclusioni

In questo articolo abbiamo presentato la nostra recensione e prova 2023 di NordVPN. L'esperienza è stata, ancora una volta, molto positiva: il client si installa, avvia e connette in pochi click senza richiedere alcuna competenza tecnica. Non c'è traccia del principale problema che affligge molti servizi VPN, ovvero la lentezza della linea: nel corso della mia prova, ho raggiunto in ogni circostanza pressoché la massima velocità consentita dall'abbonamento Internet in uso, anche con BitTorrent.

Il client offre l'importantissimo "kill switch", con la particolarità di poter bloccare solo alcune applicazioni e non l'intero PC. Infine, l'ampia disponibilità di server dislocati in Paesi diversi consente di scavalcare agevolmente le fastidiose geo-restrizioni.

L'azienda, con una importante storicità alle spalle, adotta una policy "no-log totale" certificata da ispettori esterni. L'intero pacchetto viene commercializzato ad un prezzo più che ragionevole.

Per tutti questi motivi, il nostro giudizio su NordVPN non può che essere "altamente raccomandato".

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