Dopo la birra, ora anche l'uovo di Pasqua! In queste ore, sta circolando una truffa secondo cui Ferrero avrebbe deciso di mettere in palio la vincita di uovo di Pasqua Gran Ferrero

Vinci uovo Pasqua Gran Ferrero: è truffa! - FrShot_1586363483

Il messaggio circola senza sosta su WhatsApp ed è percepito da chi lo riceve come una sorta di iniziativa benefica intrapresa dall'azienda dolciaria per far fronte ai bisogni della popolazione, già segnata dal risvolti economici negativi della pandemia.

Il testo recita: "Guarda! Ferrero regala Uova di Pasqua". Segue una emoticon che si lecca i baffi e il solito link tentatore.

La circostanza che sul sito ufficiale dell’azienda non si faccia alcuna menzione di tale iniziativa, conferma il fatto che quella dell'uovo in regalo è una frode bella e buona (come la cioccolata che ci piacerebbe mangiare).

In particolare, si tratta di un caso di phishing, messo in atto dai criminali informatici per entrare in possesso dei dati personali degli utenti che cliccano sul link malevolo indicato nel messaggio.

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Cliccando sul link indicato, infatti, il malcapitato atterra su un sito esterno, dove gli viene proposto il solito questionario. La vittima è incalzata a rispondere alle domande da un finto contatore: le uova si stanno per esaurire, quindi sbrigati a rispondere! E' questo il messaggio percepito dal truffato, che quindi si sbriga a completare il questionario, senza avere neppure il tempo per ragionare e rendersi conto che sta cadendo in un tranello.

Ma il peggio deve ancora venire. Al termine del percorso, alla vittima vengono richiesti i dati della carta di credito: bisogna infatti pagare una piccola somma per i costi di spedizione dell'uovo di Pasqua. Poi, il tragico epilogo. Una volta entrati in possesso dei dati della carta di pagamento, i malviventi si fionderanno sul conto corrente collegato, prosciugandolo fin dove possibile.

Non fatevi tentare da un uovo di cioccolato! Cancellate il messaggio e dite ai vostri contatti che si tratta di una truffa. In generale, evitate di cliccare su link a casaccio e drizzate le orecchie ogni volta che vi vengono richiesti dati anagrafici e, soprattutto, bancari. La prudenza non è mai troppa!