Una ricerca inglese, commissionata dall'associazione di volontariato BookTrust, ha messo in luce l'ennesima scioccante scoperta: un genitore su quattro ha ammesso di essere ricorso alla tecnologia per leggere le storie della buonanotte ai propri figli. Il motivo? Mamma e papà sono troppo occupati o semplicemente troppo stanchi per dedicarsi anche a questa attività.

Mamma, mi leggi favola? No, ci pensa Alexa! - Annotazione 2019-08-17 164722

Per la precisione, il 26% dei genitori britannici intervistati ha dichiarato di delegare ad Alexa o ad altri assistenti vocali il compito di raccontare ai propri bambini le favole. E così, sempre più bambini si addormentano cullati da una voce metallica e senza inflessione, che non risponderà mai ai loro candidi quesiti, né gli chiarirà alcun dubbio. Brancolando nell'incertezza, continueranno ad ascoltare la voce monocorde di Alexa senza poter conoscere l'esatto significato di quella parolina a loro sconosciuta.

Ma quando si pensa di aver toccato il fondo, emerge un altro dato ancora più inquietante: il 65% dei genitori, infatti, ha rivelato di aver sostituito in toto la lettura della favola serale con uno schermo, sia esso quello del tablet, dello smartphone o del PC poco importa. Dopo tutto, ipnotizzare un bambino davanti ad un video è molto più facile che leggergli una favola. Così i genitori possono riposarsi o navigare sui social, imbambolandosi a loro volta.

Solo il 28% degli intervistati riesce a trovare il tempo (e soprattutto la voglia) di condividere con i propri figli la lettura di una favola pre-nanna. Come dichiarato dalla presidente di BookTrust Gemma Malley, basterebbero anche solo dieci minuti al giorno di lettura condivisa per fare la differenza.

Raccontare una storia ai propri figli, infatti, non è solo segno di intima condivisione, ma aiuta anche a costruire il linguaggio e l’immaginazione dei bambini, ampliando il loro vocabolario e mettendo in moto la loro fantasia. Basterebbe davvero poco per dare ai nostri figli gli strumenti per diventare adulti sicuri e consapevoli. Ma l'uso scorretto della tecnologia unito ad una vita sempre più stressante ci stanno trascinando in un vortice da cui diventa sempre più difficile scorgere quali siano i veri valori dell'esistenza.