Spedire email direttamente dalla shell testuale può risultare estremamente comodo per testare "al volo" le funzionalità del server Linux oppure per mandarsi log, informazioni diagnostiche o avvisi in tempo reale. In questa guida ho raccolto alcuni esempi estremamente pratici del comando "mail"
Una delle prime operazioni da svolgere quando si inizia la configurazione di un nuovo PC o server con sistema operativo CentOS è l'abilitazione di Extra Packages for Enterprise Linux (EPEL): una sorgente software (repository) preziosa, dalla quale prelevare molte applicazioni fondamentali e pacchettizzate con tutti i crismi di chi si rivolge all'esigente pubblico enterprise.
Tutti sono finalizzati a permetterci il controllo remoto, ovvero la comodità di utilizzare un computer anche quando non siamo fisicamente seduti davanti allo stesso. Scopo comune, ma approcci diversi: qualcuno è maggiormente compatibile, altri puntano tutto sull'immediatezza. Certi sono gratuiti, mentre taluni sono soluzioni a pagamento disponibili gratuitamente per i privati. Con così tante alternative non è facile eleggere "il migliore"... ma ci abbiamo provato. Ecco il risultato.
Fra mailbox piene e/o abbandonate, servizi non più in attività e via dicendo, una cosa è sicura: se il vostro servizio web consente agli utenti di iscriversi, nel database finiranno anche indirizzi invalidi. Continuare a spedire a questi recapiti non è una buona idea, principalmente perché il server ricevente potrebbe "arrabbiarsi" e bloccarci completamente in caso di insistenza. Fortunatamente, creare una semplice "lista nera" di indirizzi e-mail da non contattare più sul nostro server Linux è molto facile.
Dopo oltre 5 anni passati ad amministrare server web basati su Apache HTTP Server (httpd) ho imparato che ci sono un pugno di settings semplicissimi da impostare, ma che hanno un impatto enorme sulle prestazioni del server, sui tempi di risposta e sul volume di traffico che è possibile sostenere a parità di risorse hardware. Questo articolo vuole esserne una "guida rapida", scritta innanzitutto per tener traccia delle mie esperienze e, contestualmente, per aprire uno spazio di discussione per ascoltare altre esperienze
Ubuntu fornisce un ottimo client per Desktop remoto come parte del corredo di base, pronto (senza installare nulla!) a prendere il controllo di un qualsiasi computer Windows opportunamente predisposto, anche quando siamo fuori dall'ufficio o lontano da casa
Ubuntu fornisce un ottimo client VNC come parte del corredo di base, pronto (senza installare nulla!) a prendere il controllo da remoto di un qualsiasi computer predisposto.
Ubuntu integra, già nel corredo di base, un buon server VNC. Per attivarlo bastano poche cliccate, senza installare nulla. Sono letteralmente "secondi" ben spesi: svolta questa semplice operazione, potremo "sederci davanti" al nostro PC... anche quando siamo lontani.
Tramite un messaggio pubblicato sul blog ufficiale, Canonical ha annunciato l'imminente chiusura di Ubuntu One e la contestuale cancellazione di tutti i file caricati dagli utenti
Anche se lo sviluppo di Thunderbird è stato ridotto a "sola manutenzione", si tratta ancora oggi di un ottimo programma per chi preferisce gestire la posta elettronica con un client nativo per desktop. Grazie alle estensioni, in particolare, è possibile ampliare a dismisura le capacità del software, fino a raggiungere risultati da "primo della classe". Questa è una sintesi delle più utili e "produttive" che utilizzo sulle mie installazioni.
La memoria ci può sempre tradire e possiamo dimenticarci qualche password importante per accedere ai nostri siti preferiti. Con Firefox è abbastanza facile recuperarle, vediamo come procedere.
Negli ultimi 10 anni le modalità di ascolto della musica sono sensibilmente cambiate e se un tempo era una fortuna avere una delle prime (e lente) linee 56K, oggi la maggior parte degli utenti ha la possibilità grazie alle moderne linee ADSL di eliminare del tutto molti sistemi di archiviazione in favore dei moderni servizi cloud.