NordVPN è un pluri-premiato provider di servizi VPN che proprio nel 2023 ha festeggiato 11 anni di attività. Apprezzato dai siti tecnologici e da oltre 14 milioni di clienti, NordVPN impiega rigide politiche "no-log" a tutela della riservatezza dei dati in transito e una infrastruttura scalabile, in grado di garantire ottime prestazioni. Vediamo allora quali sono i punti di forza del servizio, quali garanzie offra e come utilizzare il client in questa nostra recensione e prova 2023 di NordVPN
Può capitare - a me è successo! - che il tema scelto per il nostro ambiente Linux Mint sia privo di una icona tipicamente dedicata per (atta a descrivere, richiamare) un certo tipo di documento o file che dir si voglia e, quindi, a questo documento o file venga in fine associata una semplice e "povera" icona generica. Si può cambiare tema o, se affezionati a quello scelto, fare in modo di personalizzare tale icona generica. Vediamo come.
Abbiamo già visto come la standardizzazione dell'UEFI ci consente di interagire con questo con uno strumento dedicato come la EFI Shell, per esempio, per modificare le voci di avvio. Adesso vedremo come sia possibile farlo direttamente da "dentro" i sistemi operativi!
Dopo aver letto il titolo di quest'articolo, qualcuno potrebbe pensare "Perché fare un cosa simile quando posso utilizzare Ubuntu dentro Windows??". Il primo motivo è per dimostrare che è possibile, il secondo perché è divertente e il terzo è in preparazione del passo successivo: eliminare Windows. Scherzi a parte, chi ha provato le potenzialità di Linux tramite Windows Subsystem for Linux ed è rimasto positivamente colpito, dovrebbe proprio provare come "gira" direttamente su hardware anziché virtualizzato tramite Windows inoltre, questo è un ottimo modo anche per conoscere meglio il sistema con il pinguino, dato che andremo a fare un'installazione manuale, "vecchia scuola", senza configurazione guidata.
La retro-compatibilità delle nuove versioni di Node.js è tutt'altro che garantita. Anzi: spesso i progetti realizzati con una specifica versione di Node.js non funzionano correttamente se si prova ad eseguirli con una release più recente o più datata. Questo può costituire un problema per gli sviluppatori che si trovino a lavorare su molteplici applicazioni contemporaneamente, e siano dunque costretti ad utilizzare svariate versioni di Node.js. In questa guida rapida vedremo dunque proprio come raggiungere questo risultato nel modo più semplice e pratico possibile, cioè installare molteplici versioni di Node.js sul PC o sul server, e passare dall'una all'altra facilmente
Da un po' di tempo a questa parte si sente parlare di sistemi Linux o distro "immutabili" ma che cosa sono di preciso? Come funzionano? Possono essere aggiornati o personalizzati? Sono davvero più sicuri? Sono adatti per utilizzo Desktop?
Yarn è un gestore di pacchetti (package manager) per Node.js. Si tratta di un'alternativa al più popolare npm, con il quale condivide però il formato del file di configurazione package.json. In questa vedremo dunque come installare e usare Yarn su Ubuntu, nel modo più rapido possibile
Sebbene Node.js sia un ambiente di esecuzione backend, sempre più spesso è necessario anche sui nostri PC per trasformare i file SASS e LESS in CSS, unire i JS e, in generale, svolgere altre operazioni tramite webpack, gulp e Grunt. In questa guida rapida vedremo dunque i principali comandi per lavorare con Node.js, npm e i pacchetti più diffusi
Linux è un sistema operativo abbastanza sicuro ma non è certo invulnerabile, soprattutto nella configurazione iniziale di molte distro, forzatamente generica per venire incontro alle necessità ed esigenze del più ampio spettro di utenti; possiamo sicuramente migliorare la sicurezza del nostro sistema con un valido aiuto per scovare qualche falla. Lynis è uno script per shell, rilasciato con licenza open source, creato dalla società CISOfy (che offre anche una versione a pagamento per le aziende) per il controllo della sicurezza dei sistemi Unix (Linux, quindi ma anche MacOS, BSD, ... ) che effettua una scansione del sistema in cerca di vulnerabilità note o configurazioni deboli e può essere utilizzato su computer Desktop che su server.
Node.js è l'ambiente di esecuzione che consente di eseguire codice Javascript sul backend. Ma è sempre più indispensabile anche sul PC degli sviluppatori web, per scaricare pacchetti di supporto tramite il gestore npm: fra questi, si incontrano di frequente webpack, gulp e grunt, ma anche Bower e il suo successore Vite. In questa guida completa vedremo quindi come installare le versioni più recenti di Node.js e npm su Ubuntu
È venerdì sera, ore 19:00. Sei rimasto l'ultimo ancora in ufficio, e hai fretta di tornare a casa dalla fidanzata che già sclera per il ritardo. Impartisci un sudo poweroff in tutta fretta nel Terminale per spegnere il PC, poi chiudi il portatile e scappi fuori. Ma non fai nemmeno in tempo ad arrivare alla macchina che ti suona il telefono: è il cliente in panico, perché il suo sito non funziona più. Ti si raggela il sangue nelle vene mentre realizzi di aver lanciato il sudo poweroff sul server di produzione, invece che sul tuo PC. Oltre a rimediare puntualmente il problema riaccendendo il server, la seconda domanda è: come posso disattivare il comando poweroff e/o shutdown sul server Linux per evitare che succeda di nuovo?
Può capitare a tutti di dimenticare la password di root di MySQL. Fortunatamente, resettare la password di root di MySQL e recuperare il pieno accesso al database è piuttosto semplice (ora ancora di più, grazie ad uno script automatico!). In questa guida vedremo come procedere
Con Ethereum 2.0 è possibile fare staking, validare le transazioni e guadagnare cifre molto interessanti con pochissimo sforzo. E non è più necessario acquistare potenti GPU e spendere centinaia di euro in corrente elettrica! Al contrario: oggi basta un tradizionale PC e un po' di pazienza per configurare tutto quanto nel modo corretto. Ebbene: in questa guida passo per passo vedremo proprio come fare staking con Ethereum 2.0, dapprima sulla testnet Görli e poi sulla mainnet
Molti utenti che si avvicinano per la prima volta a Linux, scelgono la loro prima distribuzione (o distro) quasi esclusivamente per l'aspetto estetico, ignorando (non certo per colpa!) cosa si nasconde "sotto il cofano" di una distribuzione e quello che davvero fa la differenza tra l'una e l'altra. Intendiamoci, non c'è niente di male in questo ma imparare a conoscere di quali elementi chiave si compone una distro e sceglierla anche in base a questi elementi, può aiutare a trovare prima la "distro perfetta" (che ogni utente Linux utilizza!!), evitando (o riducendo) quella che è una sindrome molto comune tra i newbie, il distro hopping o salto di distribuzioni. In questo breve "viaggio all'interno di una distro", ci concentreremo ovviamente solo su quelle vocate all'utilizzo Desktop, ignorando quelle che sono appositamente create per un altro scopo (server, embended, ...).
Quando preparo un computer e rifaccio una installazione del sistema operativo, di tutti i programmi e le configurazioni che mi servono, impiego alcune ore di tempo che non voglio poi perdere nuovamente quando dovrò rifare un computer simile. Si ricorre così alla creazione di una immagine di backup da usare per clonare gli altri computer dello stesso modello o ripristinare l'immagine di backup del nostro sistema operativo che si è bloccato.
Sempre più spesso ci troviamo nella necessità di installare dei sistemi operativi in computer privi di lettore CD-Rom, per fortuna ci sono ormai molti programmi che ci permettono di trasferire l'immagine ISO, di un sistema operativo o di un supporto di utility di vario genere, in una pendrive avviabile. In questo articolo volevo parlarvi di Rufus piccolissimo applicativo, disponibile anche in versione portable, che permette di trasferire l'immagine ISO di moltissimi sistemi operativi, Windows e Linux, oltre a numerosi supporti che contengono utility di vario genere. Trovate una lista, non esaustiva, delle ISO supportate in fondo a questa pagina.
Questo articolo, a differenza di molti altri (i più!) solitamente proposti ai nostri lettori, invece di essere una monolitica, completa guida per un determinato argomento o per la risoluzione di qualche problema informatico, deve considerarsi come una sorta di "esperimento sociale", da condurre con i volenterosi che vorranno addentrarsi nelle funzionalità di uno dei più affermati (e potenti) antivirus, attualmente disponibili e open source, per ambiente Linux: ClamAV.
Homebridge è un programma gratuito che permette di integrare nella tua domotica di casa il supporto per ciò che non ha delle funzioni domotiche integrate. E' compatibile con Amazon Alexa, Google Smart Home e Apple HomeKit grazie ad appositi plugin dedicati.
Utilizzando Linux Mint sempre più assiduamente ho avuto modo di apprezzare sin da subito la possibilità di apportare una enormità di personalizzazioni all'ambiente scelto, Cinnamon nel caso specifico. Occorre premettere che ogni uscita di Linux Mint porta con sé una serie di sfondi del desktop particolarmente accattivanti e affascinanti, ma soltanto delle edizioni più recenti, ossia abbandonando i background delle versioni più datate, succedutesi nel tempo. Con questo articolo vedremo invece come "recuperare" i background di alcune "vecchie" edizioni di Linux Mint, Tara e Tessa in particolare.
LibreOffice è una conosciutissima suite di produttività "libera" e multipiattaforma (ossia disponibile per Windows, Linux e macOS), localizzata anche in lingua italiana, direttamente discendente, come fork, dal glorioso precursore OpenOffice.org. Oggi è ormai ampiamente impiegata per produrre testi, realizzare fogli di calcolo o gestire basi dati, tanto per fare qualche esempio, quale ottima ed efficace alternativa a blasonate soluzioni commerciali a pagamento, Office di Microsoft su tutte.
Obiettivo di questo articolo è quello di provare a illustrare come sfruttare le potenzialità e la versatilità del pannello (e suoi componenti) tipico dell'ambiente desktop (desktop environment) Xfce all'interno di Linux Mint Cinnamon (versione 20.3 "Una", in questo caso), senza la necessità di abbandonare il nostro milieu Cinnamon o di installare altri ambienti.
L'emulatore di Android messo a disposizione da Google è sicuramente il migliore che possiamo trovare dato che quasi ogni app rilasciata sul PlayStore è stata molto probabilmente testata proprio su questo programma. Di solito fa parte della suite Android Studio che contiene tutti i componenti e i programmi necessari per creare app per Android ma se vogliamo solo l'emulatore e poco altro è possibile averlo senza per forza installare tutta la suite. Dato che sarà un installazione minimale, dovremo utilizzare la linea di comando per configurare e avviare l'emulatore, il che non è affatto un male perché questo metodo di interazione con il computer è uno dei più efficienti che ci sia!
Ubuntu 22.04 LTS è disponibile è disponibile in versione finale! Questa guida mostra dunque come effettuare l'aggiornamento di un PC che già monti una generazione di Ubuntu precedente tramite interfaccia grafica. La procedura è stata testata partendo da Ubuntu 21.10, ma dovrebbe essere compatibile con qualsiasi versione
Ubuntu "versione 2022" è infine pronto! Si chiama Ubuntu 22.04 LTS, è disponibile per il libero download e porta in dote alcune interessanti novità per tutti coloro che già usino Linux sul proprio PC oppure vogliano provarlo per la prima volta. Oltre agli aggiornamenti garantiti sino al 2027, troviamo l'ambiente desktop GNOME 42, maggiore libertà di configurazione delle funzioni a supporto del multitasking, nuove opzioni per il Dock, la personalizzazione dei colori, il tema scuro migliorato, il kernel Linux 5.15 e altro ancora. Vediamo dunque quali sono le novità principali di Ubuntu 22.04 "Jammy Jellyfish", da dove scaricare l'immagine ISO e come aggiornare il PC
In questi giorni mi sono ritrovato con la necessità di avere a disposizione 2 TB di spazio SSD sul mio sistema con Ubuntu, senza la possibilità di separare tale requisito sui 2 SSD da 1 TB che già possedevo. Fortunatamente, grazie alle funzionalità native del file system Btrfs, è possibile creare uno "storage pool" e raggiungere il risultato cercato, cioè un'unica "partizione" che si estende su diversi dischi fisici. Vediamo allora come unire 2 o 3 SSD o HDD e creare un unico disco ad alta capacità